Fuorisalone: Ortofabbrica

Poche volte l’espressione un’oasi verde tra… (i palazzi di Milano, in questo caso) ha avuto tanto senso.
Se cammini per via Savona guardando a destra e a sinistra, scegliendo con un colpo d’occhio cosa entrare a vedere e cosa no, ad un certo punto al numero 37 vedi quest’insegna verde: delle letterone fatte di insalata che compongono la scritta Ortofabbrica.

Ricavata all’interno di un normalissimo e scalcinato parcheggio, l’Ortofabbrica è molto più di un contenitore di creatività ecosostenibile, dove arte, moda, design, architettura ed enogastronomia convivono fianco a fianco. E’ una speranza.
Perché se qualcuno – e quel qualcuno è il geniale Angelo Grassi – riesce a ricavare tutto questo da un posto del genere allora significa che anche la città più grigia, la strada più anonima, possono trasformarsi in antidoto contro il logorio della vita moderna (meglio del Cinar).

Ortofabbrica vi aspetta in via Savona 37 (vedi mappa) fino al 19 aprile.
Per un attimo prendetevela comoda, fate finta che la città si fermi per un attimo, ed entrate a vivere una mattinata o un pomeriggio slow.

E se siete dei giovani designers, sedetevi per un po’ sui divani o sulle poltrone di Angelo Grassi (vedi le foto più in basso) ed iniziate a pensare al progetto da realizzare per il 1° Contest di creatività sostenibile.

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