Se di magazines pieni di bellissime immagini – gratuiti o a pagamento, cartacei oppure fatti solo di pixel – ce n’è davvero un’infinità tra cui scegliere, puntare tutto su una rivista fatta solo di interviste è una scommessa davvero coraggiosa, soprattutto nell’epoca dell’informazione mordi e fuggi, in cui il testo è spesso condannato ad essere una mera descrizione didascalica di foto ed illustrazioni che si susseguono in lunghi o brevi percorsi narrativi creati per catturare l’attenzione del lettore e farlo arrivare fino alla fine di un numero dopo avergli propinato una quantità incredibile di pubblicità, stimoli, pubblicità, recensioni, pubblicità, consigli, pubblicità, redazionali, pubblicità, pubblicità…
Una scommessa che con Klat sembra vinta. Arrivato ormai alla sua seconda uscita, questo magazine tutto italiano è costruito su un delicato equilibrio di domanda/risposta, con interviste fatte a promesse e mostri sacri dell’arte contemporanea, del design e dell’architettura.
Trimestrale, bilingue (italiano/inglese), Klat viene distribuito in ben 13 paesi in oltre 1000 punti vendita, tra liberie, edicole, bookshops e concept stores.
Per sapere dove trovarlo basta mandare una mail a [email protected], ma è anche possibile acquistarlo, oppure abbonarsi, direttamente dal sito.