Inutile premettere che io sarei prontissima ad indossare le creazioni di Katharina Moch.
Gioielli-scultura che attirano l’attenzione e che sicuramente richiedono a chi li indossa una bella dose di sicurezza e nonchalance. Faccia tosta insomma.
Gioielli che esplorano, a detta della creatrice, il confine tra bellezza e bruttezza e che sono fatti per suscitare reazioni, combinando repulsione e desiderio.
Lei lancia la sfida destando la curiosità. Sta poi agli osservatori decidere, dopo averli osservati bene, che reazione avere. L’importante è averne una.
Il tutto usando tecniche e materiali innovativi accostati a forme che evocano la natura, forme organiche e tecniche di oreficeria tradizionali.