A fine anno aveva salutato tutti con un numero d’addio e cessato le pubblicazioni per problemi finanziari. Un vero peccato, visto che Rugged era un ottimo free-press, ormai storico, e dal 2003 lo si poteva trovare gratuitamente in tutti i negozi Carhartt.
Per fortuna per le riviste che passano a miglior vita c’è la possibilità di risurrezione in mondo migliore, un mondo con costi bassissimi, una sorta di impalpabile archivio di tutta la conoscenza umana, dove per evocare qualcosa o qualcuno non servono sedute spiritiche e tavole oujia ma basta un semplice www… da battere sulla tastiera: la rete.
E proprio in questi giorni Rugged è diventato Rugged.tv, un blog dove per ora non trovate granché ma che promette bene.
Segnatelo tra i bookmarks.