Happiness in bed

Quest’inverno ho sentito parlare (ed anche letto ma non ricordo dove) di un nuovo servizio messo a disposizione del cliente da parte di grandi catene alberghiere: una persona si stende nel tuo letto prima di te e te lo riscalda perché tu possa trovarlo tiepido al momento dell’uso.

Orrore ho pensato io, che preferisco trovare il letto vuoto (almeno dal mio lato) e le lenzuola gelide! E comunque non bastava lo scaldaletto elettrico o la borsa dell’acqua calda che usava nonna?
Perché, anche se fossi freddolosa, dovrei volere che un perfetto estraneo, avviluppato in una tuta igienica che gli copre anche i capelli, sia pagato per riscaldare il mio posto?

Io non voglio un letto riscaldato-usato, voglio lenzuola fresche anzi fredde. In generale mi piace che anche la stanza non abbia una temperatura troppo elevata. Dormo con il termosifone spento e la finestra aperta anche in pieno inverno, non solo quando sono in Calabria.

Se a ciò aggiungete che mi piace leggere fino a notte fonda, capirete che sono tra coloro che possono ritenere che la felicità a letto sia possedere un paio di lenzuola dotate di guanti che coprano braccia e mani durante le ore di lettura. I miei arti superiori rischiano spesso il congelamento.

Le ha disegnate Andrea Ayala Closa e saranno presto in vendita, potete mettervi in lista!

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