Metti un pugno di amiche, una domenica pomeriggio, su e giù per un capannone di 140 metri quadri. Tre corridoi pieni di abiti ed accessori rigorosamente vintage. Per qualsiasi appassionato del settore “spulciare” per cercare il pezzo mancante della sua collezione è un divertimento che diventa quasi un lavoro.
Si è conclusa il 31 Gennaio la meravigliosa fiera del Vintage Selection alla stazione Leopolda di Firenze.
Dopo il salto un piccolo reportage per chi se la fosse persa.
Le 18, ovvero due giovani graphic/interior designer con uno stand che si fa di certo notare. Elisa Sozzi e Debora Pace hanno aperto da due anni e mezzo il loro laboratorio, in collaborazione con altri artisti. Ironia, buon gusto e tanto lavoro artigianale. Interessante il vecchio comodino (qui sopra) con lampada incorporata, flessibile grazie all’innesto di tubi della lavatrice. Da segnalare anche gli abiti Maiko.
Riciclabò di Monica Berti e Sara Aurelio, due autodidatte che assemblano e riutilizzano abiti creando una nuova linea femminile direttamente su manichino. Must della loro collezione è il top (qui sopra) fatto con calzini di lana assemblati.
Marakita, con le borse portafortuna della fiorentina Benedetta Maracchi, presenta tessuti davvero particolari, frutto di accurate ricerche, soprattutto all’estero.
Bidonville Vintage Store di Bari è il consolidato marchio nato dall’inventiva dei fratelli Nicola e Fabio Mincuzzi. Nel loro stand niente è come sembra. Abiti, scarpe ed accessori diventano packaging, e viceversa, con un pizzico di sarcasmo.
Aprile Vintage Remake di Luca Pizzighella, mette in bella vista i bracciali realizzati da Caterina Dal Degan con l’anima dei rotoli di scotch. Una curiosità che riguarda la storia di alcuni abiti esposti. Creati negli anni ’60, semplicemente imbastiti, sono stati acquistati e rifiniti, recuperandoli senza cambiarli di una virgola.