Il titolo l’hanno preso in prestito niente meno che da Schnitzler e dal suo romanzo breve che in italiano si intitola Doppio Sogno (a cui poi Kubrick si è ispirato per il cruise-kidmaniano Eyes Wide Shut).
Traumnovelle è un nuovissimo magazine di fashion photography, distante però anni luce dal mondo patinato degli editoriali che siete stati abituati finora a vedere sulle riviste di moda.
L’aspetto è quello di una fanzine, ma anche dall’universo fanzinaro Traumnovelle si distingue perché non c’è niente di underground e neanche foto in stile Terry Richardson.
Dal romanzo di Schnitzler, Traumnovelle prende l’atmosfera. Quel misto di soffocante pesantezza e al contempo familiarità che esce dalla pagine del libro, le ritroviamo nel numero zero di questo magazine che contiene due storie raccontate per immagini, due messinscene fantastiche che innescano la curiosità di chi legge (o meglio guarda… tra l’altro il voyeurismo non manca visto che alcuni scatti sembrano rubati, e mentre sfogli ti trovi a spiare quello che fanno gli attori/modelli) e ti fanno vedere il servizio di moda con altri occhi.
Traumnovelle lo trovate in questi punti di distribuzione che, spero, diventeranno col tempo molti di più.
Tra l’altro tutte le foto sono rigorosamente pure. Niente Photoshop, nessun ritocco. Tanto che, compilando il talloncino staccabile in terza di copertina (come si faceva una volta!) ti mandano pure una foto originale scattata sul set e non pubblicata.
Davvero complimenti ai creativi che stanno dietro al progetto: i due fotografi Antonio Civita e Pasquale Maria Salerno e la stylist Federica Manente.