Modern Showroom

Modern Showroom

Da quando abbiamo aperto questo blog abbiamo avuto a che fare, direttamente o meno, con negozianti di ogni tipo, tanto che il materiale sociologico che abbiamo tra le mani sarebbe abbastanza per scriverci un libro.

Dalla piccola bottega alla continua ricerca di marchi giovani e (quasi) sconosciuti da esporre in vetrina ad affermati e un po’ ottusi proprietari di negozi che corrono dietro al brand del momento che ci chiamano al telefono convinti (chissà perché, poi) che siamo noi gli importatori italiani (vedi Desigual, Crocs, El Naturalista, ecc…).

Mentre davanti agli occhi, scrivendo questo articolo, scorre come un film la situazione bolognese, quella che vedo tutti i giorni, fatta di negozi che a parte tre o quattro eccezioni sicuramente non brilla per coraggio e che è poi lo specchio di quello che si vede ogni giorno per le strade, nell’abbigliamento omologato di chi ti passa accanto per strada, mi viene da pensare che a parità di opportunità economiche scegliere la via più facile piuttosto che andarsi a cercare dei marchi ed educare il cliente, diventa una vera e propria questione politica.

Poi, assolutamente per caso, di tanto in tanto mi imbatto in realtà come quella di Modern Showroom che nel pieno centro di Milano ha realizzato un vero e proprio punto di incontro, uno spazio – per dirla con parole loro – catalizzatore di tendenze, dove stilisti magari conosciuti finora solo nei rispettivi paesi, possono organizzare reti di vendita, sfilate, o incontrare buyers da tutto il mondo.

Solitamente su questo blog, parliamo di marchi, negozi, idee, con l’attenzione puntata sul lettore come utente ultimo della catena, quello cioè che fa acquisti per sé. Ma visto che sono tanti anche i negozianti che ci leggono, qualche volta ci piace parlare anche di come li fanno loro gli acquisti!
Noi proveremo a dare qualche dritta – come questa – quand’è possibile. Loro, ci mettano il coraggio.

Modern Showroom
Galleria del Corso 4, Milano
(vedi mappa)

co-fondatore e direttore
Mostra Commenti (26)
  1. ciao silvia, secondo noi di modern showroom: vai a colpo sicuro nel lusso da:

    L’Inde De Palais Via De’ Musei 6
    per prodotti meno expensive ma di ottima ricerca:
    Barrow Via Frassinago 2/c 40100 Bologna

    —–Good luck e grazie

  2. I brands d L’Inde de le Palais : Amen, Arfango, Biba, Citizens of Humanity, D-Due, Ev4, Gareth Pugh, Givenchy, Haute, Inhabit, J Brand, Lanvin, Lempelius, Maurizio Pecoraro, Missoni, Nina Ricci, Notify, Lilies by Rick Owens, Palais Royal, Paolo Errico, Pringle of Scotland, Proenza Schouler, Red Valentino, Rick Owens, Ring, Sophia Kokosalaki, Thomas Wylde, Valentino, Vanessa Bruno

    I brands di Barrow : BALLANTYNE; CHLOE; CHRISTIAN DIOR; D-SQUARED; MIU-MIU; NINA RICCI; UNDERCOVER

    Dov’è la ricerca?
    I brands sono arcinoti ai più (e non solo tra gli “addetti ai lavori”), la scelta dei capi poi è a dir poco da brivido, se si hanno meno di 50 anni e non si è passati almeno 3 volte dal chirurgo per il lifting :)
    E non entro nel merito del target economico…

  3. @ modern : non volevo essere simpatica, ma polemica e petulante, visto che l’indicazione de L’Inde de le Palais e Barrow è stata fatta proprio sotto questo post di Simone!
    Quanto alle mie indicazioni su chi fa ricerca e dove, mi esprimo da un anno e mezzo, tutti i giorni, dalle pagine di frizzifrizzi :)

  4. ho risposto eccome, siete sicuri di aver letto?!
    se avessi voluto fare la lista della spesa, lo avrei fatto prima e per la nostra lettrice non adesso per dimostrare qualcosa a qualcuno. Non è una gara, non da parte mia almeno!

  5. Haoooo, ma ci hai aperto un blog per silurarci? sul nostro blog non si notano nomi di negozi alternativi a quelli che abbiamo già consigliato alla gentile SILVIA. se hai negozi alternativi siamo curiosi di conoscerli..thanks

  6. francamente questa discussione mi ha profondamente annoiato, perciò questa è la mia ultima risposta:
    frizzifrizzi è nato da un anno e mezzo e credo che ai più sia chiaro il perché, non certo per silurare voi. quanto al vostro blog non ne conosco l’esistenza, mea culpa.
    se poi “nostro blog” è un lapsus e ti riferivi a frizzifrizzi, i riferimenti ai negozi ci sono eccome basta saperli cercare!
    Passo e chiudo.

  7. bonjour j’ai decouvert votre site et j’ai vu des très belles collections qui pourraient etre interressant pour ma boutique parisienne, je serais ravie de pouvoir en dècouvrir plus en venant vous voir pour la saison prochaine. TENEZ MOI AU COURANT merci à vous

  8. per francesca, (hope the last one)!! se simone ci ha selezionati e scelti sicuramente ha dimostrato coerenza non permettendosi di interferire e di sindacare sui consigli shopping che diamo alle vostre lettrici. poi se tu credi di poter essere il deus ex machina della moda e della ricerca puoi sempre fare un monologo oppure litigare con simone perchè non sceglie i bloghisti che non si adeguano al tuo pensiero Totalitario, dispotico e critico. prendo le difese di un negozio (tra l’altro non più nostro cliente) come l’inde de le palais per dire che secondo noi , i reparti di quel negozio sono colmi di brands non conosciuti ai molti (contrariamente da quanto affermi), mentre gli unici nomi famosi per i molti (nn addetti ai lavori) sono: Givenchy, Missoni, Valentino,,,,persino Rick Owens non è conosciuto ai Molti e credo che le lettrici che non masticano la moda siano contente di scoprirlo.
    Poi ho persino dato uno sguardo alle tue proposte ed ho scoperto che non soltanto hai criticato ingiustamente quel negozio (fiore all’occhiello della tua citta’) riferendoti alla clientela ultra 50enne con lifting eccetera, senza sicuramente conoscere l’età di Anna SUI che credi di aver scoperto nella vetrina di un negozio in via san felice. insomma chi invita non deve disprezzare, forse c’è da imparare ,,,non credi? e poi OGGI la ricerca è solamente saper guardare bene…non è cultura e non è creatività. io a L’inde de le Palais gli venderei uno spazio pubblicitario anzichè comportarsi come la volpe fa con l’uva.

  9. conosco modernshowroom è mi ha fatto piacere trovarlo qua dove siete molto attenti ai trend sopratutto giapponesi,loro sono n punto di riferimento per i buyer come me che cercano sempre marchi alternativi e nuovi.

  10. aggiungo,per simone complimenti per avere trovato la linea di prodotti black giapponesi come gli spazzolini…molto avanti

  11. volevo segnalare che nel container fashion di parigi di modern Showroom alla bourse de commerce quest’anno c’erano dei marchi molto innovativi come Kikuoka,un brand con un designer giapponese che vive in italia che quest’anno ha realizzato una splendida collezione di borse e accessori presente anche a tokyo a ometesando hills
    ciao

  12. Per quanto riguarda la moda, su questo blog, l’esperta è sicuramente Francesca e non certo io. E per quanto riguarda i bloggers che collaborano, li scegliamo insieme, io lei ed Ethel, che questo blog lo abbiamo fondato.
    Se finora, essendo anche noi a Bologna, non abbiamo mai dedicato un articolo all’Inde le Palais un motivo c’è.
    Quanto a vender loro degli spazi, lo trovo difficile. Non sto qui a spiegar perché, sono cose di cui preferisco parlare di persona.
    Considero comunque chiuso il discorso.

  13. Provo a dire la mia, visto che sono anche stata tirata in causa.
    La ricerca è la ricerca, nel senso che devi occupare gran parte del tuo tempo a ricercare, come dice la parola stessa. leggere, web, viaggiare. I negozi che ha citato Modern si basano più sulla ricerca dello show room che li serve.
    Il caso de l’Inde è diverso, è nato come negozio di ricerca, ma, dopo qualche tempo, si è conveertito alle major, probabilmente perchè, in una città provinciale come Bologna, i grandi nomi vendono di più.
    Mi discpiace che Modern, a mio parere non conosca la realtà Bolognese, perchè questo mi fa pensare che davvero ci si fermi ai negozio già affermati.
    Io faccio ricerca. Nel senso letterale della parola, passo più del 60% del mio tempo a ricercare. E ci riesco. Nel mio negozio, a parte Anna Sui presa come esempio pretestualmente, ho stilisti come Eley Kishimoto, Henrik Vibskov, Azumi & David, Tata-Naka, a parte stilisti bolognesi emergenti come i Leitmotiv e Vivian Lorca. A settembre avrò Opening Ceremony e tanti altri che non ti sfido a trovare presso gli show room che distribuiscono i canali classici.

    Chi è che fa ricerca a Bologna?
    Io, ovviamente, e avrei capito se avessi citato la cappelleria Trentini, oppure Solferino, ma L’Inde e Barrows, anche riconoscendoli assolutamente come realtà locali notevoli, proprio ricera non sono…

    Porto a conferma una voce molto ma molto più ufficiale di me: il quortidiano di moda più importante del mondo Woman Wear Daily” della Condè Nast che, su di una monografia dedicata a Bologna cita L’Inde Le Palais come spazio e classico e I Love Shopping come spazio di ricerca.
    Mica pizza e fichi!

    tamara

  14. ok tamara you are right,if you could find new designers please inform the people of modern
    showroom maybe they could be interested….and who knows…

    comunque frizzifrizzi è veramente un bel sito!
    pieno di novità lo stiamo raccomandando a tutti!!
    we love it!

  15. scusate mi potete dire qualche negozio che faccia una gran ricerca di stiisti emergenti,perchè sn una studentessa di fashion marketing a milani e sto facendo un progetto,e di mio ne conosco ben pochi,oltr quelli della mia città bologna(infatti l’inde lo adoro impazzisco quando ci entro)!!mi vanno bene anche showroom,di qualsiasi città!!!!vi prego aiutatemi!!!!sn disperata!!
    tamara cmq a un bellissimo negozio!!!!complimenti!!!

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