La scorsa settimana, in poche ore in Romagna è caduta la pioggia che cade di solito in sei mesi. Questo ha portato all’esondazione di decine di fiumi e un’alluvione grave come se ne ricordava da decenni.
Mentre si spala il fango e si contano i danni, gli esperti si prodigano in spiegazioni: è un disastro annunciato, è colpa della cementificazione, è colpa dei cambiamenti climatici, è colpa degli ambientalisti che non consentono le opere pubbliche, è colpa delle amministrazioni che non hanno speso i soldi finanziati per mettere in sicurezza i fiumi, è colpa delle nutrie che indeboliscono gli argini dei fiumi.
Nel frattempo in Liguria, una delle regioni più cementificate d’Italia (e con una lunga storia di alluvioni anche in anni recenti), la giunta autorizza la costruzione sui terreni a rischio alluvionale. Al massimo, quando tra 5 o 10 anni franerà tutto, potranno sempre dare la colpa alle nutrie.

Come ogni lunedì è una rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.