Nelle foto di Brad Walls l’English National Ballet, visto dall’alto, sembra una serie di composizioni grafiche

Spostare il punto di vista, di solito, riserva sorprese. Laddove delle forme e dei movimenti, osservati da una prospettiva, possono raccontarci qualcosa, ecco che da un’altra angolazione appaiono schemi prima invisibili.
Nel caso del balletto, una visuale dall’alto sembra rivelare un linguaggio nascosto, che si mostra in tutta la sua spettacolare bellezza grafica negli scatti del pluripremiato fotografo australiano Brad Walls.

«La maggior parte delle fotografie di balletto si concentra su un singolo ballerino in una posa drammatica. Per me la bellezza del balletto è piuttosto il contrario, è la delicatezza e il lavoro di squadra» spiega Walls, che per realizzare la serie English National Ballet ha collaborato con l’omonima compagnia britannica, che gli ha aperto le porte del nuovo studio di Canning Town, nel borgo londinese di Newham.
Qui Walls ha immortalato sei ballerine — Bree Foad, Lulu Toner, Daisy Wales, Anna-Babette Winkler, Paige Bestington ed Eireen Evrard — utilizzando un drone da un’altezza tra i cinque e i dieci metri.

Brad Walls, “Guided”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Couplets”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)

Specializzato in fotografia aerea, disciplina che gli ha fatto vincere svariati premi internazionali per i suoi progetti legati al mondo dello sport e dell’architettura (tra cui la serie Pools from Above, che ha avuto un enorme successo online e non solo, ed è pure diventata un libro), Walls ha un spiccato talento nel riconoscere e rappresentare il “segno grafico” lasciato dai corpi e dalle strutture nello spazio, focalizzandosi su geometrie, simmetrie e spazi negativi.

Per la serie sull’English National Ballet, il fotografo ha studiato per settimane i movimenti della danza classica, andando poi a disegnare sul suo tablet i bozzetti che potessero fungere da guida per gli scatti.
Ma l’ispirazione è arrivata anche da inaspettati stimoli casuali. Per la foto intitolata Hanging Teacups (cioè “tazze da tè appese”), ad esempio, ha avuto l’idea la notte prima del servizio fotografico: «Ho soggiornato in un Airbnb, a Londra, dove le tazze di caffè erano esposte su ganci a muro. Il modo in cui erano appese mi ricordava la quarta posizione nel balletto» ha raccontato, rivelando la sua innata attrazione per i pattern geometrici («la geometria» dice, «fornisce un accenno di coerenza in un mondo sempre incoerente. Gli esseri umani ne sono innatamente attratti. Io, forse, ancora di più»).

L’intera serie è in vendita come stampe fine art e l’anno prossimo dovrebbe uscire un libro, che raccoglierà questi scatti insieme a quelli già realizzati con il New York City Ballet e con l’Australian Ballet.

Brad Walls, “Teacups”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Hibiscus”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Not Ballet”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Palindrone”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Sequence”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Interlinked”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Lumière”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Mosaic”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Tension”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Tension II”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “Whimsical”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
Brad Walls, “You vs You”, 2022
(copyright e courtesy: Brad Walls)
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