Black Coffee è la casa editrice protagonista della nuova box di Romanzi.it

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L’editore, specializzato in letteratura contemporanea nordamericana, si racconta in un’intervista

La nuova box di Romanzi.it — il progetto indipendente che dal 2021 mette “in scatola” il meglio della letteratura contemporanea, proponendo, ogni due mesi, alcuni romanzi di una singola casa editrice, insieme a una rivista letteraria e a un poster-magazine che racconta storia e “dietro le quinte” della casa editrice e della rivista protagoniste della box — è dedicata a Black Coffee, editore specializzato in letteratura nordamericana contemporanea.

Nata dall’idea di Leonardo Taiuti e Sara Reggiani, entrambi traduttori, Black Coffee pubblica narrativa, poesia e saggistica (quest’ultima con due collane: This Land, sul «rapporto del soggetto americano col suo iconico paesaggio», per citare le parole di Taiuti e Reggiani, e Americana, che invece è focalizzata sulle tematiche sociali, sviscerate da chi le vive sulla propria pelle). Inoltre dà alle stampe l’edizione italiana della rivista letteraria statunitense Freeman’s.

Di seguito, su gentile concessione di Romanzi.it, riportiamo l’intervista a Black Coffee.


Come selezionate gli autori e i romanzi? Cosa valutate in particolare di un testo?

Da traduttori e scout siamo abituati a un lavoro di ricerca intenso sulle riviste letterarie che sono una fucina di nuovi talenti ancora sconosciuti in Italia. Alla ricerca affianchiamo i viaggi sul campo e parliamo con i lettori e gli autori che incontriamo, il modo migliore per riportare a casa opere che valgano davvero la pena di essere lette per capire l’America. Di un testo valutiamo la maturità compositiva, l’originalità dello sguardo e il valore che all’opera è stato riconosciuto in patria.

Aneddoti curiosi o simpatici relativi alla vostra esperienza di editori, a qualche romanzo o scrittore?

Sara e Leonardo sono anche sposati… Pensate che delirio gestire la casa editrice! E si sono sposati lo stesso anno in cui hanno avviato le pubblicazioni, a distanza di tre mesi!

In che modo vi sentite “diversi” dagli altri editori e cosa vi contraddistingue nel panorama editoriale?

Forse a distinguerci è l’approccio ai lettori con cui abbiamo sempre cercato un dialogo diretto (non solo attraverso i social) e questo modo che abbiamo di fare editoria scendendo in prima linea e studiando il Paese che abbiamo scelto di raccontare da vicino, personalmente. E poi ci piace sondare il nuovo senza timori che non venda, affrontiamo tematiche molto scomode che tendono a spiazzare chi è abituato a vedere l’America in un certo modo. Nei metodi siamo editori vecchio stampo che però guardano coraggiosamente al futuro, diciamo così.

Come comunicate e mantenete le relazioni con i lettori (fiere, eventi, social media, e-commerce)?

Le fiere sono il nostro teatro preferito: è li che riusciamo a incontrare chi ci legge e a farci un’idea di come veniamo percepiti, se siamo capiti. Ci piace parlare faccia a faccia con la gente. Quando possibile organizziamo tour di autori (non facile per una casa editrice piccola come la nostra) e presentazioni in librerie e locali. I social li usiamo come vecchietti, ma ci difendiamo, Abbiamo un podcast, Black Coffee Sounds Good, curato da Marta Ciccolari Micaldi, alias la McMusa. Siamo stati i primi editori indipendenti a idearne uno.

Vi appoggiate a studi/consulenti esterni per alcune fasi della vostra produzione/promozione?

A parte stampa e distribuzione, facciamo tutto da soli, tranne in rare eccezioni quando affidiamo dei testi a traduttori esterni.

Avete un rapporto diretto con le librerie o vi appoggiate a un distributore?

Siamo distribuiti da ALI.

Come vedete il futuro dell’editoria e, in particolare, degli editori indipendenti? E il vostro futuro?

Possiamo parlare del nostro futuro, perché quello dell’editoria in generale è in fase di totale metamorfosi e non è dato sapere cosa accadrà. Noi sappiamo solo che abbiamo la testa piena di idee e siamo sopravvissuti al lockdown — non solo, nel 2020 abbiamo ampliato il catalogo offrendo uno spettro di opere che copre tutte le forme letterarie. Quest’anno abbiamo vinto il Premio Nazionale per la Traduzione e aiutato molti traduttori a credere in questo mestiere, quindi probabilmente daremo più importanza a questo aspetto della nostra professionalità nei prossimi anni. Siamo indipendenti e indipendenti resteremo, e una cosa è certa, non mentiremo mai ai nostri lettori, non propineremo loro contenuti superficiali perché li rispettiamo, e continueremo a offrirgli opere di qualità che li aiutino a formarsi un’idea più chiara del Nord America oggi.

COSA C’È NELLA BOX

• 2 o 3 romanzi di Black Coffee
• La Rivista letteraria ‘tina,
• Il Poster Magazine Blurb!
• Il segnalibro dedicato a Black Coffee + l’invito all’incontro online con l’editore
• Il blocco note e la matita firmati Black Coffee


LA SCATOLA

Le copertine dei tre romanzi inseriti nella box sono state realizzate con dei collage firmati dall’artista e designer Costanza Ciattini.
Enrico Drigo — che oltre a essere uno dei fondatori di Romanzi.it è anche colui che si occupa di tutta la grafica del progetto — si è ispirato a quelli per la grafica della box e del poster.
«Lei sceglie le immagini, le mette a misura, le stampa, le ritaglia e poi compone i collage» ci racconta Drigo. «Io invece ho fatto tutto in digitale. Definita la tecnica, ho cercato elementi che potessero richiamare le trame dei tre libri, oltre all’atmosfera e alla specificità della casa editrice».

LA RIVISTA: ‘TINA

‘tina è una storica rivista di narrativa indipendente, fondata nel 1996 da Matteo B. Bianchi, personaggio poliedrico e vulcanico, capace di attraversare diversi media e linguaggi.
Scrittore di saggi e romanzi, è anche autore per radio (Dispenser) e tv (Victor Victoria, Quelli che il calcio, X factor, E poi c’è Cattelan), oltre che ideatore e conduttore di Copertina, un podcast “che spaccia consigli di lettura”, come lui stesso lo definisce.

«La sua è una delle riviste letterarie più longeve» spiega Enrico Drigo di Romanzi.it. «Matteo ci ha raccontato che all’inizio se la stampava al lavoro, facendo fotocopie di nascosto. Poi l’hanno beccato…».

Blurb, il poster magazine di Romanzi.it, in cui vengono raccontate la casa editrice e la rivista che si trovano nella box
(courtesy: Romanzi.it)
Blurb, il poster magazine di Romanzi.it, in cui vengono raccontate la casa editrice e la rivista che si trovano nella box
(courtesy: Romanzi.it)
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