Disponibile su App Store e Google Play, presenta i contenuti del magazine per abbonate e abbonati, ma anche guide gratuite
Quella di Uppa — casa editrice indipendente specializzata nei temi della genitorialità, lanciata poco più di vent’anni fa come rivista bimestrale — è la storia di un grande e meritato successo editoriale, costruito anno dopo anno non soltanto con la cura e l’attenzione che si dedicherebbero, appunto, a una figlia o un figlio, ma anche e soprattutto edificando delle solide fondamenta di credibilità, adoperando una ricetta che, nel panorama italiano dell’informazione, sembra che in molti abbiano smarrito: la verifica dei fatti e delle fonti, e l’affidabilità e la competenza sui temi trattati (la redazione collabora con alcuni tra i massimi esperti dei rispettivi settori, tra pediatri e ostetriche, psicologhe e neonatologi, nutrizioniste e pedagogiste, neurobiologi e giornaliste scientifiche, con un approccio ai contenuti fondato sulla cosiddetta medicina basata sulle evidenze, cioè su quelli che sono «i migliori risultati della ricerca disponibili in quel preciso momento di ricerca scientifica», come spiega Wikipedia).
Con totale trasparenza, zero pubblicità e né lobby né multinazionali cui render conto, la rivista di Uppa ha oggi quasi 30.000 abbonate e abbonati (numeri da capogiro non solo per l’editoria indipendente) e viene inoltre distribuita negli ambulatori del Servizio Sanitario Nazionale e in luoghi chiave come i consultori, le biblioteche e i centri di assistenza per la maternità e l’infanzia.
Oltre al magazine, la casa editrice pubblica anche libri e articoli online, ma la grande novità è l’app per dispositivi Apple e Android, arrivata da pochi giorni su App Store e su Google Play.
«Sta già scalando le classifiche degli store, contiene l’archivio degli articoli usciti negli ultimi due anni, una selezione di contenuti in formato audio e le nostre Guide monografiche» mi ha raccontato Lorenzo Calia, CEO di Uppa, che ha chiamato a lavorare al design dell’app la progettista Gaia Zuccaro — specializzata in User Experience e User Interface design — che ha fatto un gran lavoro e reso la piattaforma molto pratica e usabile, oltre che esteticamente accattivante, anche grazie all’ampio uso dell’illustrazione (che già caratterizza la rivista cartacea), con tavole di autrici e autori come Lucia Biancalana, Philip Giordano, Nico189, Francesca Rizzato, Marco Goran Romano, Daniele Simonelli e Giulia Zoavo.
L’app, che si scarica gratuitamente, è pensata principalmente per abbonate e abbonati, e infatti alla maggior parte degli articoli e dei contenuti si accede solo su abbonamento — a eccezione delle guide (su molti temi), che invece sono liberamente consultabili.