Le linee guida che moderano i contenuti di Meta (e quindi di Instagram e Facebook) censurano le immagini di nudo, per evitare di diffondere materiale pornografico.
L’algoritmo non fa distinzione tra pornografia e immagini artistiche o mediche, ma curiosamente censura i capezzoli femminili e non quelli maschili. Ora un comitato di sorveglianza indipendente (voluto da Zuckerberg nel 2020) chiede di modificare questa norma. L’azienda ha due mesi di tempo per rispondere alla richiesta.

Come ogni lunedì è una rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.