Sructures: un corto ispirato all’architettura modernista del quartiere Nasr City del Cairo

«Una linea. Che si estende in perpetuo. Dritta come una chiara rappresentazione della perfezione. Svanisce in prospettiva. Indistinguibile tra le altre. Per poi riaffiorare. Una massa stabile in un vuoto mobile. Come un fiore che appassisce. Privo di odore e di colore. Ma pur sempre un fiore… E rifiorisce. Linea. Blocco. Linea. Blocco. Movimento. Nella nitidezza degli angoli si trova la vita. Appare. E scompare. Si alza. E si abbassa. Ma segue sempre la linea. E l’angolo. Strutture.»

Situata nell’area orientale della capitale egiziana, Nasr City è una città nella città, un enorme quartiere che occupa oltre 250 kmq di terra un tempo desertica, costruito negli anni ’60 su progetto dell’architetto Sayed Karim.
Annunciata alla fine degli anni ’50 come la “Città della rivoluzione” (nel ’52 un colpo di stato repubblicano depose ed esiliò il re Fārūq I, assumendo il potere), idealmente Nasr City doveva diventare la nuova capitale e il centro nevralgico dell’amministrazione centrale, al contempo risolvendo gli enormi problemi di sovraffolamento del centro del Cairo, dovuti all’esplosione demografica dell’epoca.

Modellato sull’ideale dei quartieri modernisti occidentali, Nasr City presenta una struttura ortogonale, che suddivide l’area in blocchi e super-blocchi all’interno dei quali avrebbero dovuto trovarsi zone verdi e tutti i servizi necessari per la classe media cui era destinato il quartiere.
Come è accaduto in gran parte dei quartieri e delle città satellite di impronta modernista, gli intenti iniziali sono poi finiti — col passare del tempo e il mutare delle necessità — perlopiù sepolti sotto a tonnellate di cemento e a un’espansione incontrollata.
Oggi Nasr City appare come l’ennesimo esempio di un’utopia invecchiata male, capace però di suscitare un certo fascino. Lo dimostra Structures, un poetico cortometraggio ideato dall’agenzia creativa Circus, prodotto dalla casa di produzioni Rhino & Oxpecker e girato dal regista egiziano Mohamed El Zayat per Madinet Nasr for Housing & Development, l’ente che gestisce lo sviluppo immobiliare del quartiere.

Ispirato alle strutture moderniste e brutaliste del luogo, il filmato è narrato dalla voce dell’attore Maged El Kedwany, molto conosciuto in Egitto.

Fotogramma dal corto “Structures”, di Mohamed El Zayat, 2022
Fotogramma dal corto “Structures”, di Mohamed El Zayat, 2022
Fotogramma dal corto “Structures”, di Mohamed El Zayat, 2022
Fotogramma dal corto “Structures”, di Mohamed El Zayat, 2022
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