È la storia di una collaborazione tra un non fotografo che fotografa e
una bravissima illustratrice/fumettista.
Inizia così Schemi, progetto che nasce dall’idea dell’illustratrice Silvia Rocchi e di Jukka Reverberi (chitarrista dei Giardini di Mirò) che da tempo autoproduce fanzine con le sue foto.
Ho chiacchierato con Silvia a riguardo, curiosissima dopo aver intercettato il suo post su Instagram in cui presentava questo lavoro.
Schemi è un racconto molto delicato, un diario intimo fatto per immagini, fotografie e disegni che si susseguono tracciando un diario visivo composto da rimandi ritmici, cromatici, tra neve, Berlino, ex Jugoslavia, ragazze che chiacchierano di spalle, ragazzi che fumano, pappagalli e oleandri.
Il connubio nasce quando Jukka chiede a Silvia di pensare ad un possibile incontro tra fotografia e disegno. Le fotografie appartengono a luoghi del cuore, o a viaggi che sono rimasti particolarmente impressi, come per esempio Berlino dove Jukka si è ritrovato particolarmente. Si incontrano due mondi, quello della fotografia non canonica ma più personale con il mondo dell’illustrazione e della fantasia.
Ciao Silvia, come nasce Schemi?
Jukka mi ha contattata per iniziare a ragionare insieme su un possibile incontro per un progetto che univa le sue foto e le mie illustrazioni. Nel tempo lui mi ha mandato delle foto fatte in giro di viaggi, città, luoghi che gli sono cari. Dunque ogni tanto mi arrivavano queste foto e io cercavo di dargli una specie di continuità, di legarle tra loro.
Ci sono foto dove certi soggetti si rincorrono, si fanno da specchio, gli orizzonti si richiamano e si allargano come per le immagini dedicate al mare.
Quando hai pensato alle prime bozze e come dare vita al tutto, quale colore avevi in mente?
Ad un certo momento dopo aver usato i pastelli che tanto mi stavano aiutando nella composizione delle tavole di Susi [il lavoro su Schemi ha accompagnato Silvia durante tutta la lavorazione di altri due libri che nel frattempo ha prodotto ovvero Susi corre per Canicola e I sepolti vivi per Einaudi ragazzi, ndr], ho iniziato a pensare a dei soggetti monocromo. Ritornare alla sola matita colorata, in questo caso color melanzana, che si alterna ogni tanto, crea un filo temporale che mi sembrava interessante.
Si potrebbe dire che, vista la grande quantità di foto che Jukka ti mandato, il
materiale si è quasi “montato da solo”?
Non esattamente, in realtà nel librino le foto non compaiono in senso cronologico, ho fatto un po’ di taglia e cuci per vedere cosa stava meglio e dove, e anche con la grafica mi sono molto divertita andando a creare delle griglie sempre diverse.
È stato difficile dare un senso di continuità narrativa alle foto, soprattutto quando le foto non sono tue e si devono conciliare e avvicinare due mondi e due punti di vista?
Non è stato difficile, perché capire dove si posa lo sguardo di una persona che sceglie di fotografare qualcosa ha tanto in comune con la volontà di raccontare qualcosa.
Quindi tutto per me in questo senso è narrazione. Un racconto di qualcosa, di un ricordo, di un momento, un frammento di vacanza o una porzione di libertà di una passeggiata che ti porta ad osservare una determinata cosa che sarà catturata subito o ridisegnata dopo.
Quante pagine ha Schemi? Come avete pensato di rilegarlo?
Schemi è un librino autoprodotto in A5 da 60 pagine, ma potenzialmente potrebbe non finire mai!
La rilegatura non ha particolari velleità. Un bel punto metallico e via!
Per ricevere una copia di Schemi non avete creato un sito (tipo Bigcartel o
simili) ma c’è un rapporto di richiesta personale tra voi e chi è interessato ad
averlo. Come lo state promuovendo? Quante copie avete stampato?
Al momento sì, facciamo old style. Abbiamo stampato 100 copie ma se vediamo che c’è richiesta ne ristampiamo altre.
Abbiamo promosso il progetto tramite i nostri canali social e dedicato una pagina Facebook. Per ora questo, poi vedremo.
Progetti per il futuro? A cosa stai lavorando?
Sto promuovendo il libro uscito per altri canali, I sepolti vivi, pubblicato da Einaudi Ragazzi. Ci saranno le presentazioni quando sarà possibile e nel frattempo mi occuperò del live drawing online.
Tra insegnamento e illustrazioni varie cerco di mettere insieme il nuovo progetto per un fumetto, una nuova storia a cui spero di dedicarmi con grande tenacia.
Auguro il meglio a Silvia e sono contenta di aver scoperto i suoi lavori, il
suo modo di illustrare e raccontare. Se volete intraprendere un viaggio
sentimentale andate a perdervi in Schemi.