«Come si può vedere dalla nostra scelta di copertina, abbiamo deciso, con questo numero, di “portare la luminosità”. Ciò non significa che tutte le opere d’arte presenti nelle pagine siano fluorescenti, ma che vogliamo che, in tempi sempre più incerti, questa pubblicazione sia vissuta come un momento positivo ed edificante per i nostri lettori, », scrive John Coe nella presentazione della nuova uscita, la tredicesima, del suo magazine Pressing Matters.
Come abbiamo già avuto modo molte volte di raccontare, si tratta di una rivista dedicata alle arti della stampa e al lavoro di stampatrici e stampatori di tutto il mondo, alle prese con tecniche antiche come l’incisione e i caratteri mobili, o più moderne, come la risografia; o ancora, in un’ottica di riutilizzo e di risparmio sui materiali, con modalità “alternative” come la stampa col Tetrapak senza uso di presse, che viene spiegata da una piccola guida illustrata presente proprio tra le 100 pagine di Pressing Matters n.13.
Chi già conosce il magazine, ritroverà il format ormai abituale: interviste, visite negli studi e tante, tantissime storie — personali e lavorative — legate al mondo degli inchiostri e delle racle, dei telai e della carta, dei bulini e dei rulli, dei timbri e dei tirabozze, dei torchi e delle spatole.
Tra i contenuti da segnalare: una visita del laboratorio londinese del grande incisore e pittore Norman Ackroyd e un articolo su Print Club Torino, tra le più importanti realtà italiane del settore della stampa e della grafica in generale.