In questi mesi bambini sono stati privati di molte cose: della scuola, dello sport e praticamente di ogni forma di aggregazione e di gioco condiviso. Come tanti colleghi autori, ma anche librai, bibliotecari, insegnanti, blogger e attori, ho dato il mio piccolo contributo, facendo una video lettura per i bambini sulla mia pagina Facebook, ogni mattina, per 50 giorni.
Ora che il lockdown è finito mi sembra però di capire che le nostre libertà e quelle dei bambini rimarranno limitate ancora per diversi mesi. Da qualche settimana sto lavorando con alcune persone per studiare una serie di iniziative da organizzare durante l’estate e il prossimo autunno, pensate proprio per loro, in funzione della didattica a distanza ma anche e soprattutto dello svago.
Quella che vi presento oggi è la prima di due idee di promozione alla lettura.
È molto semplice e la metto a disposizione di tutti perché ognuno possa farla sua.
Ho pensato: va bene rispettare quello che ora chiamiamo prosaicamente distanziamento sociale, ma è obbligatorio farlo con tristezza? È obbligatorio parlare sempre ed esclusivamente di privazione? Le autorità ci stanno togliendo ogni piacere con la scusa del non assembrarci ma fare le cose è possibile e se è possibile farle è possibile anche farle con il sorriso.
Occorre solo farsi delle domande, e darsi delle risposte.
P.S.
Mentre scrivevo questa presentazione ho letto per caso la notizia di un’iniziativa simile, a San Lazzaro di Savena, dove il sindaco Isabella Conti ha organizzato un ultimo giorno di scuola in cui i bambini si potranno vedere tutti insieme, distanziati dagli hula hoop.
È la riprova che le idee girano, ma soprattutto che le cose si possono fare.