Dorothy & Alice è stata una storica trasmissione di Radio Capodistria dedicata agli albi illustrati, ideata da Livio Sossi che l’ha anche condotta per due decenni.
Livio è mancato un anno fa e con lui si è fermata anche la trasmissione. Ma adesso sarà Piero Guglielmino a prendere il testimone del “professore” per continuare a parlare di albi illustrati.
Per saperne di più Marianna Balducci, illustratrice e autrice della quale abbiamo parlato spesso qui su Frizzifrizzi, ha intervistato Guglielmino, mentre il nostro Davide Calì, in un’insolita intervista dentro all’intervista [vedi il box più in basso], ha fatto qualche domanda a Maura Picinich, compagna di Livio Sossi.
Intervista a Piero Guglielmino
di Marianna Balducci
Cominciamo raccontando un po’ di te. Ti conosciamo in rete come Babbo raccontami. Come sono nati il blog e la tua passione per gli albi e le storie per bambini e ragazzi?
Parto dalla sorgente. Nell’anno accademico 2012/13 ho avuto la fortuna di frequentare il corso di Letteratura giovanile con Livio Sossi all’Università di Studi Umanistici del Litorale di Capodistria in Slovenia. Ho sempre amato la letteratura ma è stato il primo giorno di lezione con Livio che ho scoperto un intero universo a me sconosciuto. Ricordo bene come corsi in biblioteca subito dopo quella lezione e poi la ricerca sul web di tutti i nomi che avevo appuntato. Scoprivo allora intere galassie, scoprivo qualcosa di bello oltre ogni mia aspettativa.
Nel 2013 sono diventato papà e ho deciso di creare un progetto di vita per mio figlio Luka (e per me): scoprire insieme i libri più belli e leggere ogni giorno, fin da quando lui era dentro la mamma. Il blog nasce il 19 marzo del 2017 per la Festa del papà.
Non sapevo ancora che da quel seme sarebbe nata la mia professione che oggi abbraccia la letteratura giovanile a 360 gradi.
Livio Sossi è stato uno di quegli incontri determinanti, mi è parso di capire, lungo il tuo percorso. Come è nata la vostra amicizia? In che modo poi avete collaborato?
Già durante il corso universitario il nostro rapporto diventava ogni giorno sempre più intenso. Abbiamo avvertito entrambi che stavamo andando oltre la relazione professore/studente e dopo la laurea ricordo con grande orgoglio quando mi disse che ero ormai un suo collega.
La nostra collaborazione inizia il primo di dicembre 2016 quando mi invita a presentare con lui a Trieste la mostra dell’illustratrice slovena Vesna Benedetič. Nel luglio 2017 mi chiede di intervistarlo (che tremore e che adrenalina!) nella sua Dorothy & Alice per presentare I Leoni d’oro, la sua collana di classici per Lisciani. Il 23 novembre di quell’anno lo sostituisco a Campi Salentina (LE) in occasione del Festival “Città del libro XXII” per presentare a 400 bambini Il viaggio incantato di Annie Vivanti insieme all’illustratrice Daniela Giarratana. È stato allora che ho sentito per la prima volta di voler lavorare nel settore, mentre pranzavo con Gabriele Clima, Zita Dazzi, Daniele Aristarco, Nicoletta Bortolotti. Parlavamo di letteratura e quello che dicevo interessava questi grandi autori. E mentre parlavo sentivo un’immensa gioia.
Negli ultimi due anni prima della sua scomparsa l’ho aiutato a diffondere i podcast di
Dorothy & Alice ma avevamo anche diverse idee per il futuro. È per me una grande tristezza non poter parlarne più con lui, fumando e bevendo caffè.
L’intervista continua più in basso
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Chi era Livio Sossi?
Leggi l’intervista di Davide Calì a Maura Picinich, poetessa, autrice e compagna di Livio
(clicca per leggerla)
Ciao Maura, grazie per aver accettato questa intervista. Raccontaci, innanzitutto: come è nata e in che anno la trasmissione Dorothy & Alice?
Dorothy & Alice è nata alla fine degli anni ’90. 1997, credo. Il titolo doveva essere quello di una rivista che Livio e io avevamo progettato per il nostro Centro studi fondato nel 1985.
Avevamo pensato di chiamarla Nel mondo di Dorothy e Alice, ma il progetto era troppo ambizioso per i costi e così, appena offrirono a Livio la possibilità di una trasmissione dedicata all’editoria per ragazzi a Radio Capodistria, pensò di utilizzare i due personaggi come titolo. Ambedue erano espressione perfetta del mondo fiabesco.
Se non sbaglio, Livio è stato un insegnante elementare. Quando è nata la sua passione per gli albi illustrati e l’illustrazione in generale?
Livio e io eravamo entrambi insegnanti e collaboravamo fin dai primi anni ’70 per una rivista di letteratura per ragazzi con articoli e recensioni di libri. Parimenti promuovevamo i libri per ragazzi in sede scolastica, con attività che prevedessero i libri e la formazione di una biblioteca scolastica in cui i bambini non fossero solo fruitori come lettori, ma partecipassero pure alle attività di animazione teatrale, al montaggio e allo smontaggio dei testi, e si avvicinassero al mondo dell’Illustrazione.
Nel 1985 io decisi di dare un taglio netto alla collaborazione alla rivista e creare un centro culturale nostro. Per Livio era una follia, ma finì per cedere alle mie idee e dall’inizio cominciammo a promuovere vari convegni sulla letteratura straniera, persino sulle lingue e culture minoritarie in Italia, istituendo un premio di illustrazione.
Se non ricordo male, all’epoca avete collaborato con Stepan Zavrel.
Esatto. L’interesse di Livio per l’illustrazione nasce con Zavrel. Avendolo conosciuto e frequentato di persona, lo chiamammo in giuria. Nel 1991 il nostro centro gli dedica la prima Mostra antologica in Italia, proprio a Trieste, alla Biblioteca statale del popolo.
Sempre alla fine degli anni 90 viene chiamato dall’allora sindaco di Bordano e insieme ideano il premio per l’albo illustrato sul tema delle farfalle, che vedrà il gemellaggio con la città austriaca di Schwanenstadt. L’Illustrazione diventerà il suo interesse primario accanto alle altre tematiche letterarie del Realismo fantastico, del romanzo di formazione.
Livio ha scoperto e incoraggiato tantissimi illustratori. Ce ne vuoi parlare?
Livio cominciò ad essere chiamato da tante piccole realtà editoriali come consulente scientifico e per quanto riguarda l’illustrazione cominciò ad invitare tanti autori esordienti ai concorsi per farli conoscere. La stessa Arianna Papini, con cui si è creato un rapporto di amicizia, è stata incoraggiata da Livio che ci ha creduto ancor prima che lei si laureasse all’accademia.
Livio li “stanava” letteralmente come un segugio, indicando loro la strada per farsi conoscere attraverso i concorsi in Italia. Anche nella realtà della nostra regione scoprì diversi talenti, come Luisa Tomasetig per esempio.
Tutto vero. Conosco varie persone che mi hanno raccontato personalmente di aver ricevuto complimenti e incoraggiamento da Livio. E della nuova stagione radiofonica di Dorothy & Alice che sta per cominciare, cosa pensi?
Ti posso dire che io l’ho auspicata nella continuità pensando a Piero Guglielmino.
Piero si era laureato all’università del Litorale istriano di Capodistria con Livio e aveva seguito il suo lavoro con passone. Livio me ne parlava in modo entusiasta e io capii che sarebbe stato la persona adatta a succedergli, dopo la sua improvvisa scomparsa.
Ne parlai anche con quelli di Capodistria e da settembre la trasmissione riprenderà con una prova di tre mesi. Registreremo insieme la prima trasmissione a metà settembre, dedicandola ovviamente a Livio.
Comunque Dorothy & Alice sarà anche una nuova pagina Facebook, curata da Piero in modo da diffondere le varie interviste che farà a autori ed editori.
(Il ritratto di Livio Sossi è di Alessandro Coppola)
L’intervista riprende da sopra
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La trasmissione Dorothy & Alice è un po’ un caso senza precedenti (anche per la sua lunga e consolidata storia). Pur essendo un’epoca felice per i podcast, non mi risulta ne esistano di così precisamente tarati sull’editoria per l’infanzia e gestiti da addetti ai lavori come era Livio. Sei consapevole di avere a che fare con una piccola impresa? Che scenario vedi intorno a te?
Confermo l’unicità del programma, in onda da quasi 22 anni ogni settimana e della durata di mezz’ora, tutta dedicata al nostro settore. Si tratta di un tesoro ineguagliabile per tutti i professionisti, studiosi, appassionati della letteratura giovanile. Se vuoi sapere come si è evoluta negli ultimi vent’anni la storia di questa letteratura devi ascoltare Dorothy & Alice!
Per questo motivo dopo la morte di Livio mi sono preso l’impegno volontario di archiviare tutti i podcast da lui condotti. Un’impresa titanica ma un modo per me per continuare a sentire la sua voce e trarre ispirazione per la mia nuova conduzione.
Se l’archivio è un’impresa titanica ancor più lo è la scelta, molto elaborata e sofferta, di prendere il testimone del mio Maestro. Non c’è giorno che passi da quando ho proposto a Radio Capodistria di continuare il programma che non senta la responsabilità e il peso di questa scelta. Per fortuna ho percepito in questi mesi una grande gioia e un grande sostegno da parte di tutti i professionisti del settore, cominciando da Maura Picinich che per prima mi ha incoraggiato.
Sei stato anche tu ospite della trasmissione ai tempi della conduzione di Livio. Che effetto fa ora pensarti dall’altra parte del microfono?
Livio mi intervistò subito dopo la mia laurea per parlare della mia tesi, Nino De Vita scrittore per ragazzi. E poi, come ho detto, nel 2017 mi passò il microfono per uno
scambio di ruolo che adesso suona un po’ come profetico. L’idea di condurre Dorothy & Alice è per me fonte di grande felicità e timore allo stesso tempo. Non sono preoccupato tanto delle mie conoscenze (ho avuto il miglior maestro che si possa desiderare) ma del lato tecnico della cosa: tempi radiofonici, collegamenti, palinsesto. Confido nella serietà della redazione di Radio Capodistria per il supporto tecnico e logistico.
Ti aspettano lunghe sessioni di training e gargarismi per sciogliere la voce e familiarizzare col tuo nuovo ruolo da speaker, ma dietro le quinte, tra le idee e le proposte, quali sono le prossime mosse che puoi rivelarci? Cos’hai in mente per la trasmissione?
A ridosso della puntata zero, intitolata Dorothy, Alice e Livio (il 17 settembre), creerò la pagina ufficiale del programma su Facebook. Qui saranno disponibili tutti i podcast (presenti anche in una rubrica dedicata sul mio blog), le anticipazioni e altro. Posso rivelarvi che proprio in questi giorni è al lavoro mio fratello Alfredo Guglielmino a cui ho chiesto un logo e un’illustrazione per il programma. Ho tante altre idee per lasciare delle impronte personali alla trasmissione ma per il momento non posso rivelare altro.
I primi tre mesi saranno molto difficili, soprattutto per motivi emotivi e per un necessario rodaggio in un ruolo per me nuovo. Per questo motivo cercherò di non allontanarmi dalle modalità con cui Livio conduceva e progettava le puntate. Se questo non accadrà vorrà dire che avrò superato ogni timore e comincerò a esprimere tutto me stesso fin da subito. Proverò a farlo comunque perché una delle grandi lezioni di Livio era sempre di non tradire se stessi.
Si potrà continuare ad ascoltare la trasmissione anche in streaming? Ci sarà la possibilità di interagire in diretta grazie ai social?
Certamente! Si potrà ascoltare ogni martedì alle 13 e in replica alle 21 dal sito di Radio Capodistria o dalla app. E senz’altro si potrà interagire dalla pagina Facebook. I podcast saranno poi disponibili su Facebook e su Babbo Raccontami.
Dicci un ospite già in programma che ci puoi rivelare e un ospite “irraggiungibile” che speri un giorno di poter avere.
Posso anticiparvi gli ospiti della puntata zero: Maura Picinich, Alfredo Stoppa e Arianna Papini. L’ospite irraggiungibile per eccellenza sarà per sempre Livio al quale avevo ancora così tante domande da fare. Un ospite che vorrei avere un giorno potrebbe essere uno dei tanti stranieri che ammiro, in un’intervista in inglese con traduzione (non facile per la Radio, immagino). Se dovessi sceglierne uno solo dico Aidan Chambers!
Se la nuova Dorothy & Alice avesse un motto, uno slogan, un piccolo manifesto
programmatico, quale sarebbe?
Nessun dubbio, sarebbe «ALBERO l’esplosione lentissima di un seme» di Bruno Munari.
Le illustrazioni che accompagnano le interviste sono di Candia Castellani e di Alessandro Coppola, che ci hanno gentilmente inviato alcuni ritratti di Livio Sossi.