Chi prende spesso la metropolitana sa che, negli orari di punta, anche quando pare non ci sia rimasto neanche un minuscolo spazio vitale, c’è sempre qualcuno che riesce a entrare (d’altronde è noto che in Giappone esiste addirittura una figura professionale, lo “spingitore”, che ha il compito di agevolare l’ingresso dei passeggeri laddove non sembrerebbe possano starcene altri).
Le cose sarebbero molto più semplici se invece degli uomini a usare la metro fossero gli ultimi esemplari rimasti di alcune delle specie in via di estinzione. Per mostrare in maniera più efficace delle nude cifre l’enorme e sempre più prossimo rischio di veder sparire per sempre alcuni animali dal nostro pianeta, la data journalist britannica Mona Chalabi, firma del Guardian e del New York Times, ha deciso di utilizzare proprio il vagone del treno come “contenitore” per gli ultimi superstiti conosciuti di sette specie: il rinoceronte di Giava, il leopardo dell’Amur, l’orice dalle corna a sciabola, il lepidodactylus listeri, la tartaruga stellata burmese, la focena del Golfo di California e il martin pescatore di Ryukyu — alcuni di essi considerati già estinti da qualche testo scientifico.
Utilizzando i dati della lista rossa compilata periodicamente dalla Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, Chalabi ha pubblicato le infografiche sul Guardian e realizzato anche un poster in vendita sul suo sito.