Una delle ultime uscite di Terre di Mezzo Editore è La foresta di Riccardo Bozzi, illustrato da Violeta Lópiz e Valerio Vidali.
“Una foresta enorme, antichissima e non ancora del tutto esplorata”, a descrivere il ciclo della vita.
Il primo approccio del lettore con questo libro illustrato è sicuramente un’esperienza cartotecnica, visiva e tattile insieme: le sue pagine sono fustellate, incise e in rilievo (le tavole originali si potevano ammirare alla Bologna Children Book Fair di quest’anno).
Visi impressi e completamente bianchi fanno da contrappunto a pagine coloratissime dove trovano spazio figure in rilievo di piccoli abitanti, esseri umani che percorrono il folto della foresta.
I personaggi conducono il loro viaggio senza ritorno in solitaria o insieme, così come allo stesso modo si conduce l’esistenza. Alcuni dimostrano solidarietà, altri rivalità, altri ancora scoprono l’amore.
Attorno al fuoco si raccontano storie, come noi assistiamo con attenzione e partecipazione al racconto che li riguarda. Riccardo Bozzi, con le sue parole, riesce a stabilire un efficace dialogo con il lettore, tant’è che abbiamo la sensazione che qualcuno ci accompagni nell’intrico degli alberi e ci faccia strada, a mano a mano che si procede nelle pagine ed i visi e le mani dei personaggi vengono segnati dai solchi del tempo.
Echi munariani ci colgono assorti, laddove la foresta si dirada, alcuni esploratori lasciano messaggi che saranno utili per il futuro — impronte di un passaggio che mira all’eternità — e altri si riposano in radure prima della grande faticosa salita che conduce al “precipizio nel quale a dispetto delle precauzioni e dei progressi della scienza tutti gli esploratori finiscono per cadere”.
Il viso che si staglia sulla pagina sembra via via esserne assorbito. Al suo posto trovano spazio giovani pini e foglie a chiudere una stagione che poco dopo avrà nuovamente inizio. Il boschetto che conclude il libro è lo stesso con il quale veniamo accolti poco dopo aver cominciato a sfogliare l’albo.
Un altro libro illustrato da possedere e tenere sempre a portata di mano nei momenti in cui si reclama bellezza.