Hans Christian Andersen, Daniela Iride Murgia, “I fiori della piccola Ida”, Edizioni Corsare, marzo 2018 (courtesy: Edizioni Corsare)

I fiori della piccola Ida: la nuova edizione di un classico di Andersen

Ci sono favole intramontabili. Che abbiamo sempre ascoltato e che hanno ascoltato generazioni e generazioni prima di noi. Perché hanno saputo superare i confini angusti del tempo e divenire tradizione.
A questo proposito, che fine hanno fatto I fiori della piccola Ida, una volta giunto il giorno? Perché sono abbattuti e privi di vigore?

Inizia così una delle favole classiche firmata da Hans Christian Andersen, meno conosciuta rispetto a La principessa sul pisello o La sirenetta, o ancora Il soldatino di stagno, ma ugualmente tramandata come quei minuti oggetti di famiglia tanto cari e dai quali è difficile separarsi, e ormai entrata nella storia della letteratura per l’infanzia, ripubblicata da poco per i tipi di Edizioni Corsare.

Hans Christian Andersen, Daniela Iride Murgia, “I fiori della piccola Ida”, Edizioni Corsare, marzo 2018
(courtesy: Edizioni Corsare)

Al centro di tutto: i fiori di Ida con le loro corolle multicolori, le loro danze notturne al castello, insieme alla sua curiosità infantile e alla fantasia del giovane studente seduto in salotto, impegnato a ritagliare pezzi di carta e a crearne mondi coloratissimi, tanto quanto ad accendere l’immaginazione della piccola Ida.

Degli stessi mondi coloratissimi ci fa dono Daniela Iride Murgia che ha saputo, attraverso questo albo illustrato — che si avvale anche della sua libera traduzione, va ricordato — coniugare un immaginario retro (che si avvicina all’incisione ottocentesca) a texture scandinave contemporanee, ispirazioni e arabeschi vittoriani a influenze nordiche e a tratti Art Déco/Modernisti, in un crescendo continuo che diviene a propria volta danza sulla pagina, riuscendo perfettamente a ricollocare la storia, in questo equilibrio sapiente di apparenti contrasti, riportandola alle suggestioni all’ombra delle quali è stata concepita, non tralasciando di dare alle illustrazioni l’inconfondibile “tocco Murgia”, quello dell’incanto infantile e del vento del Nord.

«Ci sono terre d’adozione, dove si fa famiglia, dove tornare sempre. La Danimarca è per Daniela Iride Murgia una di queste terre.
Questo albo è un omaggio floreale, nasce da tutte queste cose e dallo studio di quel genio di perfetta umanità che fu Hans Christian Andersen.
Ogni volta che un fiore solleva il capo qualcuno sta raccontando una fiaba di Andersen»

Hans Christian Andersen, Daniela Iride Murgia, “I fiori della piccola Ida”, Edizioni Corsare, marzo 2018
(courtesy: Edizioni Corsare)
Hans Christian Andersen, Daniela Iride Murgia, “I fiori della piccola Ida”, Edizioni Corsare, marzo 2018
(courtesy: Edizioni Corsare)
Hans Christian Andersen, Daniela Iride Murgia, “I fiori della piccola Ida”, Edizioni Corsare, marzo 2018
(courtesy: Edizioni Corsare)
Hans Christian Andersen, Daniela Iride Murgia, “I fiori della piccola Ida”, Edizioni Corsare, marzo 2018
(courtesy: Edizioni Corsare)
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