Olaf Hajek, “Little Gurus – A Yoga Discovery Book”, Bohem Press, 2013 (fonte: Olaf Hajek)

Lo yoga illustrato di Olaf Hajek

Nonostante esistano moltissime pubblicazioni dedicate al tema yoga per bambini e ancora più numerose siano quelle legate in generale al tema della “mindfulness”, gli albi illustrati si contano sul palmo di una mano: in Italia ne è stato pubblicato uno molto grazioso da Edizioni Corsare dal titolo Yoga piccolo piccolo (di Lorena V. Pajalunga, illustrazioni di Anna Forlati).

Quando, però, mi sono imbattuta nell’opera di uno dei miei illustratori preferiti, la decisione di parlarne qui su FrizziFrizzi è stata immediata.
L’albo si intitola Little Gurus – A Yoga Discovery Book, è edito dalla Bohem Press, una casa editrice svizzera, ed è stato pubblicato nel 2013.

Olaf Hajek, “Little Gurus – A Yoga Discovery Book”, Bohem Press, 2013
(fonte: Olaf Hajek)

L’autore è Olaf Hajek, uno degli illustratori di maggiore successo a livello internazionale. Le sue opere sono apparse su riviste come New York Times, Guardian, Rolling Stone, GQ, New Yorker; ha lavorato per le più grandi case di moda (fra cui YSL), clienti come Apple, e ha all’attivo tre opere monografiche: Flowehead, Black Antoinette (entrambi Ed. Gestalten) e Precious (Ed. Distanz).

Da un punto di vista tecnico-espressivo, Hajek preferisce dipingere le sue illustrazioni e il suo mezzo tipico è l’acrilico su cartone, carta o legno. Non lavora mai su un supporto digitale e il suo immaginario eclettico e variegato va dal “realismo magico” fino ad assumere una spiccata vocazione botticelliana, dai colori particolarmente intensi e brillanti.

Olaf Hajek, “Little Gurus – A Yoga Discovery Book”, Bohem Press, 2013
(fonte: Olaf Hajek)

Little Gurus si presenta come un cartonato di grandi dimensioni dagli spigoli arrotondati (così da essere maneggiato anche dai più piccoli), al cui interno le illustrazioni trovano spazio a piena pagina, espediente che permette di entrare nel mondo elaborato da Hajek in maniera ancora più performante.
Non sono presenti didascalie, fatta eccezione per una brevissima presentazione (in tedesco, francese ed inglese, a firma Patricia Thielemann) e i nomi delle posizioni yoga a fine albo.

Olaf Hajek, “Little Gurus – A Yoga Discovery Book”, Bohem Press, 2013
(fonte: Olaf Hajek)

Ma osservandone le immagini, fin dall’inizio, si prova la sensazione di essere proiettati su un ideale treno per Darjeeling. Ad ogni stazione, una tavola doppia. E di sbirciare dal finestrino: leopardi addomesticati, carpe che guizzano su torrenti che scorrono a pochi passi, incantatori di serpenti, divinità indù, concentrate anch’esse a mantenere la loro posizione, vacche sacre che ruminano estatiche, scimmie che sorreggono yogi affinché non perdano l’equilibrio, dee Shiva che ci fissano in maniera ora serafica ora beffarda, e una giungla così fitta che sembra debba erompere dalle pagine da un momento all’altro.
Perché, come ricordano il titolo e l’introduzione, questo volume è un viaggio alla scoperta di una suggestione. Un modo per avvicinarci ad una disciplina antichissima attraverso l’immaginazione.

Olaf Hajek, “Little Gurus – A Yoga Discovery Book”, Bohem Press, 2013
(fonte: Olaf Hajek)
Olaf Hajek, “Little Gurus – A Yoga Discovery Book”, Bohem Press, 2013
(fonte: Olaf Hajek)
Olaf Hajek, “Little Gurus – A Yoga Discovery Book”, Bohem Press, 2013
(fonte: Olaf Hajek)
Olaf Hajek, “Little Gurus – A Yoga Discovery Book”, Bohem Press, 2013
(fonte: Olaf Hajek)

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