Mi sono lasciata incuriosire da La leggenda di Sally Jones attratta dalla sua copertina, che ha tutti gli elementi per introdurre ad una storia fatta di colpi di scena: un’automobile lussuosa dai fari accesi nella notte, un alligatore con un cappello tra le fauci, una nave che sta affondando e la protagonista (è lei Sally) intenta ad aprire furtivamente una cassaforte.
L’autore è Jacob Wegelius, nato a Göteborg, scrittore affermato di letteratura per l’infanzia, due volte vincitore del prestigioso premio svedese August: nel 2008 proprio con questo libro, e nel 2014 con La scimmia assassina (premiato anche, nel 2015, con il Nordic Council Prize).

Per una sorta di assonanza ideale, il suo nome sembra debba per forza essere legato a racconti di grandi spedizioni in luoghi esotici e sconosciuti, o scoperte scientifiche straordinarie. E, in effetti, La leggenda di Sally Jones si rivela fin da subito come un’odissea, che si dipana fra Africa, Turchia, Asia, Stati Uniti, fino a ricongiungersi al Congo, luogo da cui scaturisce la storia.
La protagonista, già citata all’inizio, è una piccola gorilla, nata sotto una cattiva stella (d’altra parte lo aveva predetto, da subito, l’anziano del suo branco).
Poco tempo dopo la sua nascita, Sally viene rapita dai bracconieri, venduta, addestrata a diventare una ladra infallibile (o quasi), reclusa in uno zoo, tenuta alla catena come attrattiva, accolta come assistente di un improbabile mago, fino a giungere fortuitamente in contatto con quello che diverrà il suo più grande amico, “Il Capo”.

Il ritmo della narrazione è scandito da traversate e rincorse verso località lontanissime e misteriose, le cui cartine geografiche trovano spazio sulle pagine, per agevolarci nel seguire il viaggio dei personaggi, movimentato da improvvisi capovolgimenti di sorte che stimolano allo stesso tempo la fantasia del lettore e la tensione del racconto.
Chiusa in un silenzio carico di emozioni profonde e dolorose, assistiamo Sally affrontare con coraggio e incrollabile fiducia le situazioni più rischiose, a confronto diretto con innumerevoli umani (e anche qualche animale, a dire il vero) spietati e senza scrupoli.
Ma come finirà per evolversi il futuro della piccola gorilla? E quale sarà la prossima meta di Sally, una volta ritrovato il suo fedele amico, “Il Capo”?
Per scoprirlo dovremo aspettare il secondo volume, La scimmia assassina, che si preannuncia ricco di altrettante sorprese.





