“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017

Buffalo Bella: un albo illustrato sulla conquista della propria identità

Seguo da tempo la casa editrice Settenove. Esattamente dal 2015, anno nel quale Io sono così, di Fulvia Degl’Innocenti e Antonio Ferrara (una piccola pubblicazione a soffietto in cui la protagonista descriveva come in una filastrocca tutto quello che amava fare, fuori da ogni schema precostituito), si aggiudicò il Premio Andersen come miglior libro fatto ad arte.

Si tratta di una casa editrice il cui catalogo è contenuto, ma particolarmente interessante. Non comprende unicamente letteratura per bambini e ragazzi — se date un’occhiata troverete anche libri di saggistica — ma alla narrativa e agli albi dedica particolare attenzione, perché si propone lo sviluppo di un immaginario lontano dagli stereotipi. Il suo progetto editoriale, infatti, fin dalla sua fondazione, nel 2013, è sempre stato quello di prevenire la discriminazione e la violenza di genere.

I titoli vanno da Io sono Adila – Storia illustrata di Malala Yousafzai, di Fulvia Degl’Innocenti e Anna Forlati (edito in collaborazione con Amnesty International), Selvaggia e Il piccolo giardiniere di Emily Hughes, a Storia di Giulia che aveva un’ombra da bambino di Christian Bruel, con illustrazioni di Anne Bozellec (un classico della letteratura francese anni ’70, allora pubblicato in Italia dalle Edizioni Dalla Parte delle Bambine), solo per citarne alcuni.

“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017

Da poco Settenove ha dato alle stampe Buffalo Bella, uscito l’anno scorso in Francia (per Éditions du Rouergue), dove ha riscosso un grande successo.
L’autore è Olivier Douzou, direttore editoriale della sezione ragazzi della casa editrice francese, qui in Italia già noto per Il naso e Fiabla-bla (entrambi editi da Orecchio Acerbo).

In Buffalo Bella Douzou traccia la storia di un’identità conquistata a fatica, seppur narrata con la leggerezza minimale della linea morbida della grafite, il percorso di crescita della protagonista che, fin da bambina, percepisce se stessa distante dalle aspettative che la società vorrebbe consegnarle come un bagaglio gravoso.

“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017

La narrazione scaturisce dal linguaggio, dalla declinazione dei sostantivi al maschile e al femminile: perché è proprio attraverso il linguaggio che fin da bambini sperimentiamo una prima forma di identità — stiamo parlando di identità di genere, argomento che incute paure irrazionali e pare debba scatenare crociate — anche se in questo albo, al contrario, possiamo riscontrare un approccio delicato nell’affrontare uno dei temi più spinosi della nostra epoca.

Tornando al libro, se durante l’infanzia, «il lazo, la spada, le pistole e i fucili» di Bella vengono accettati senza sforzo da chi le sta accanto, come una fase di passaggio, come «giochi buffi, scherzi da poco», è con la maturità che le cose cambiano, che l’esperienza si fa complessa.
Le domande si fanno serrate: «È lui? È lei?».

“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017

La risposta non è più cosa di poco conto, mentre — allo stesso tempo — la consapevolezza di sé prende forma e, a mano a mano che si procede nelle pagine, si fa più consistente la coscienza della propria natura.
La replica di Bella diviene necessariamente confronto diretto con l’altro, anche con chi non la comprende appieno.
«C’è chi cade dalle nuvole, chi la prega di tornare in sé». E allora «basta fili e via legami», tranne quello con la parte più autentica di se stessa.

Nel caso della protagonista, la cesura non può che essere deflagrazione, resa visivamente da un’esplosione di arancione pieno sulla pagina. Colore che non è solo pigmento, ma guarigione, percezione profonda del fatto che la propria scelta è abbraccio nei confronti del proprio sé. Per non patire più una condizione di “auto-esilio”.

«Io sono chi sono
io sarò chi voglio.
Buffalo Bella.»

“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017
“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017
“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017
“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017
“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017
“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017
“Buffalo Bella”, di Olivier Douzou, settenove, settembre 2017
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