Al Masetto si impara, si mangia, si dorme, si sperimenta. Non è una scuola ma ci assomiglia, non è un’osteria ma alcune sere lo sembra, non è un ostello ma per certi versi lo ricorda, non è un rifugio ma ci va vicino. È in mezzo alla natura ed è pieno di cultura, è quieto e operoso. Il Masetto cerca di collegare tra loro molte cose che spesso teniamo separate. Il Masetto è un casa che profuma di bosco e di pane.
Qualche giorno fa un mio contatto di Facebook ha postato un link al sito de Il Masetto, citando questa splendida presentazione qua sopra, una di quelle che andrebbero messe nei manuali di chi fa comunicazione, alla voce “riuscire a spiegare praticamente tutto in poche righe, evocando al contempo atmosfere, odori, colori, suoni, voci, silenzi, soprattutto idee”.
Quando poi sono andato a vedere ho trovato un magnifico luogo “perduto” tra i boschi del trentino, in località Geroli, a Terragnolo, in provincia di Trento, giusto accanto a una chiesetta settecentesca che ha una serratura a forma di cuore, con caprette che scorrazzano, cartelli scritti a mano col pennello, il senso di ospitalità che sgorga da ogni pixel, come pure una vocina che parla direttamente ai tuoi pensieri e avverte: “attento, qua si (ri)dà valore al tempo e allo stare assieme, sai farlo anche tu? Se vuoi provarci vienici a trovare”.

E quello era solo l’inizio.
Perché poi ho scoperto il programma estivo delle attività di questo posto che più provi ad approfondire e più assomiglia a un sogno esaudito, e ho ritrovato nomi che ben conosco (Elisa Talentino che ti insegna a fare serigrafie selvagge, Marta Jorio che gioca coi fiori e i pattern delle piante, Dario Zeruto che mette insieme carta, geometria e natura in un workshop di progettazione e ricerca spaziale) e un calendario che pare la fotocopia esatta di tutto quel che si potrebbe desiderare da un’estate degna di questo nome.
E ancora: scuola di cinema Super 8 a 850 metri sul livello del mare, esplorazioni del bosco attraverso i disegni, trekking lungo il torrente, sempre con le matite in mano, giochi con le foglie. E poi residenze d’artista, corsi d’aggiornamento, concerti rigorosamente senza impianti di amplificazione, mostre…
Ideato e gestito da Giulia Mirandola e Gianni Mittempergher (con il supporto morale di Urca, il cane)—lui montanaro di nascita e per passione, pastore per alcuni anni, abile tra i fornelli così come tra i libri ed i sentieri; lei che di mestiere fa formazione, ricerca, promozione della lettura, è un’esperta di albi illustrati e di fumetto e, per farla breve, a meno di quarant’anni ha realizzato e partecipato a più progetti di quanti io e te riusciremmo a metterne insieme in una vita—se non è la casa più bella del mondo, Il Masetto, poco ci manca.
L’apertura ufficiale è prevista nei prossimi giorni. Per aggiornamenti e ulteriori informazioni, c’è la pagina Facebook.




