Finora la redazione di Monocle si era accontentata di dispensare consigli su attività più comuni e raggiungibili come il “bel vivere”, il fare buoni affari e il realizzare/arredare una casa. Non che tutti abbiano opportunità di farlo—scegliere come poter vivere, avere un’attività o comprare mobili e immobili—ma dopotutto il target della ormai storica rivista fondata da Tyler Brûle, si sa, è piuttosto alto.
Viene da chiedersi, però, chi siano (e soprattutto quanti siano) i lettori-tipo per il quarto volume delle “guide di Monocle” visto che in How to Make a Nation: A Monocle Guide si sconfina dai territori del “possibile” per entrare nel regno dei pochi, pochissimi che hanno in mano non una casa, non un’azienda ma addirittura una nazione.
Andando a scovare e raccontare gli esempi virtuosi di chi, nel mondo, ha o fa o immagina o progetta o comunque sa valorizzare cose fatte per bene e che funzionano (e per “cose” intendo un po’ di tutto, dallo scegliere un sistema di governo al costruire la sede del parlamento, dal design dei passaporti a quello delle bandiere, dal sistema museale alle biblioteche, dallo sport alle università, dall’apparato burocratico a quello sanitario, finanziario…) la redazione di Monocle, dove il pragmatismo è l’unica religione, ha riempito le 388 pagine del volume, realizzato in collaborazione con l’editore tedesco Gestalten, di spunti e informazioni utili appunto per chi ha in mano le redini di uno Stato.
Se quindi dovessi trovarti, un giorno, a fondare una nuova nazione, questo è il manuale perfetto per te.

(foto: Gestalten)

(foto: Gestalten)

(foto: Gestalten)














