Conosco qualcuno che adora mettere ordine agli scaffali della sua libreria, non ho mai capito se lo fa quando è particolarmente agitato per rilassarsi o viceversa quando è al massimo della calma e della pazienza per riflettere, quello che so è che il risultato può essere vario. Libri perfettamente impilato in base al loro colore, alla collana, alla casa editrice, ai temi, allo spessore, all’altezza, all’ordine di arrivo in casa e a quello di lettura.
Quello stesso soggetto di cui sopra mantiene in perfetto ordine in uno apposito scaffale anche l’ormai sempre più rara corrispondenza cartacea. Bollette, cartoline, inviti a sfilate ed eventi esclusivi, a cui nessuno di noi parteciperà mai.
Niral Parekh designer e grafico newyorkese pare avere la stessa passione per l’organizzazione della posta negli scaffali, solo con un po’ di creatività in più. Niral infatti dedica un mucchio di ore (fino a 18) a dar vita ad installazioni fatte da bollette, lettere, cartoline e posta varia. Così crea lettere (“A”), simboli (@), numeri (50), loghi (quello del New York Times) e perfino parole (“type”).