«Così scolpisco e dipingo paesaggi di libri, paesaggi romantici. Montagne di conoscenza in disuso per quello che realmente sono: montagne. Poi erose un po’ di più diventano colline. Poi si appiattiscono e diventano campi in cui apparentemente non accade nulla. Pile di enciclopedie obsolete tornano a ciò che non ha bisogno di dire nulla, ciò che semplicemente è. Nebbie e nubi cancellano tutto ciò che sappiamo, tutto ciò che pensiamo di essere», dice Guy Laramée delle sue opere.
Opere che da 25 anni realizza scolpendo enciclopedie e dizionari enciclopedici, un invito a riflettere sull’erosione della cultura attraverso i suoi paesaggi scolpiti in centinaia di pagine di (obsoleto?) sapere.

(foto: Alain Lefort)

(foto: Alain Lefort)

(foto: Alain Lefort)

(foto: Alain Lefort)

(foto: Alain Lefort)

(foto: Alain Lefort)

(foto: Alain Lefort)

(foto: Alain Lefort)

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