Di pelle orrendamente bruciata dai raggi UV avoglia quanta ne vedremo da qui in poi. Ma questa è arte bellezza!
Thomas Mailaender è un artista francese. Uno che posa ripetutamente parlando al telefono, scaccolandosi il naso. Uno a cui un custode, nel 2010, ha impedito di portare all’interno di una fiera a New York il suo pezzo, perché non aveva capito si trattasse d’arte. Per la cronaca era una riproduzione — su ruote — del palazzo Pompidou, intitolata Centre Pompidou è chiuso per ferie. Uno i cui lavori sono stati paragonati da un famoso critico, ora scomparso, “a quelli di Bernd e Hilla Becher sotto l’influenza di Pastis”. Uno che colleziona compulsivamente fotografie e modelli sociologici, che scova negli archivi, online o nei mercati delle pulci.
Uno che ha scelto 23 persone, o forse prima ha scelto 23 immagini in negativo, selezionati dall’archivio di Archive of Modern Conflict (leggendaria casa editrice indipendente inglese), le ha applicate sulla pelle delle persone scelte e ci ha proiettato sopra, con una lampada, dei raggi UV, ottenendo una evanescente riproduzione delle foto sulla pelle bruciata dai raggi. Poi ha scattato le foto, prima che la luce solare facesse scomparire per sempre l’immagine.
E poi ci ha fatto il libro Illustrated People (di 128 pagine) che vedete nelle immagini qui attorno, che comprende gli scatti di Mailaender intervallati a immagini della collezione dell’AMC.