Cecilia Levy lavorava come graphic designer e si occupava anche di legatoria, quando nel 2009 ha iniziato a “giocare” con la carta, dando vita a forme tridimensionali con questo materiale che di dimensioni pare averne solo due. Ha iniziato un po’ per caso, smontando un vecchio libro, strappando una pagina in piccoli pezzi e incollandoli di nuovo insieme. Da quella pagina stampata e zeppa di parole, un po’ provata dalla polvere, dal sudore e dal tempo, nacque la prima traballante, ma espressiva ciotola. Cecilia aveva così trovato quello che lei definisce “il mio materiale”.
Da allora è alla costante ricerca di vecchi libri adatti all’uso, libri antichi, libri vecchi di un secolo, ma anche serie intere di fumetti. Smembrati, tagliati e incollati, riassemblati in nuovi oggetti, sottili come un guscio d’uovo eppure stabili. “La storia vive, ma in una forma diversa”.
Dal 2013, quella che inizialmente era una passione, è diventato un lavoro a tempo pieno.