100 anni di tatuaggi, dal 1914 ai giorni nostri, visti attraverso il racconto di David McComb. Curatore in passato di una serie di libri dedicati alla scena della body art, McComb è stato uno dei primi autori a riconoscere e sancire il passaggio del tatuaggio da sottocultura a cultura mainstream.
Si parte dalla I guerra mondiale, quando i soldati e marinai che combattono all’estero si tatuano per mostrare patriottismo, per ricordare i propri cari, come portafortuna o per portare sulla pelle l’esperienza della guerra che li aveva segnati. Dopo la seconda guerra mondiale, invece, il tatuaggio torna ad essere espressione di protesta delle varie sottoculture (musicali, politiche, di genere). Ci sono voluti decenni perché l’antica arte ridiventasse mainstream.
Questi decenni sono raccontati in 288 pagine dense di racconti e corredate da 400 illustrazioni d’archivio e fotografie. Dice McComb che anche se lo sviluppo della body art e del tatuaggio in occidente è ben documentata, trovare le immagini per raccontare la storia che aveva in mente non è stato molto semplice. Hanno contribuito gli scatti che aveva collezionato quando lavorava per la rivista Bizarre (che aveva una rubrica dedicata a body art e tatuaggi), ma anche le donazioni di numerosi tatuatori, alcuni archivi di fotografi e anche molti musei.
«I tatuaggi moderni sono raramente utilizzati per scopi politici, la maggior parte della body art di oggi è semplicemente una forma di ornamento o un tentativo di chi l’indossa di fare una dichiarazione personale», spiega McComb, «anche se molti tatuatori sono sconvolti da quanto inchiostro è stato assorbito dalla cultura mainstream, e una manciata di artisti sta producendo lavoro innovativo, stimolante e talvolta offensivo per cercare di riportare la pratica in una dimensione underground, ma qualsiasi sforzo ora non ha lo stesso potere di scioccare come ha fatto nei decenni precedenti ed è improbabile che lo sarà mai di nuovo. Chi spera nell’oltraggio ora deve guardare a modificazioni fondamentali del corpo, quali la scissione della lingua o il tatuaggio del bulbo oculare, per causare scalpore. Perché non appena sdoganata da David Beckham e Angelina Jolie, alla fine del 1990 e primi anni 2000, l’antica arte del tatuaggio ha perso il suo status per sempre».
Il libro uscirà a settembre 2015 per Laurence King ma è possibile pre-ordinarlo (qui).