Guto Requena, “Love Project”

Love Project traduce le emozioni dell’amore in oggetti 3D

Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”

Sarò egocentrica ma leggendo di questo progetto, non posso fare a meno di chiedermi: che forma avrebbero avuto le mie emozioni se qualcuno due anni fa si fosse preso la briga di collegarmi ad un computer attraverso dei sensori, farmi raccontare la mia storia, e poi stampare in 3D le mie emozioni? Che forma avrebbe avuto tutto quell’amore e passione e dolore e rabbia e delusione e disillusione?

Perché stampare le emozioni dell’amore in oggetti 3D è proprio ciò che fanno i brasiliani dello Estudio Guto Requena con il loro progetto Love Project.

Hanno usato scienza e tecnologia per catturare le emozioni delle persone, che hanno raccontato le loro storie d’amore, e le hanno trasformate in oggetti di uso quotidiano, realizzati attraverso una stampante 3D. Il loro fine è quello di dar vita ad oggetti unici, fortemente legati alla persona, perché nati appunto dal racconto di quando più personale ed intimo ci possa essere, e quindi in questo modo incoraggiare cicli di vita lunghi. Quando sei legato così tanto emotivamente ad un oggetto non te ne disfai, non te ne liberi troppo facilmente. Specie, aggiungo io, se la storia d’amore continua…
Inoltre questo progetto, scrivono, «mira a includere l’utente finale nel processo della creazione stesso, come partecipante, democratizzazione e quindi demistificare l’uso delle tecnologie digitali interattive».

I soggetti sono stati collegati a tre sensori che ne leggevano l’attività cerebrale, la frequenza cardiaca ed il tono di voce; hanno raccontato la storia d’amore “che definisce la propria vita”, mentre un computer raccoglieva i dati e li inviava ad un software appositamente sviluppato, che li trasformava in modo che potessero essere tradotti in un oggetto funzionale (gli oggetti potevano essere 3: un vaso, un cestino per la frutta o una lampada) che poteva essere stampato 3D in materiali diversi come ABS, poliammide, vetro, ceramica o metallo.

Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”

Il secondo esperimento, nell’ambito di questo progetto, è stato realizzato durante la presentazione ufficiale di Love Project alla San Paolo Design Weekend (agosto 2014), presso la Galleria Baró, a cura di Taissa Buescu con il supporto della rivista Casa Vogue, Galeria Coletivo Amor de Madre e D3 AKAD.

Durante l’evento di due giorni, il pubblico è stato dotato dei tre sensori di cui sopra, collegato all’interfaccia del computer, ed invitato a raccontare le loro storie d’amore. Queste storie sono state stampare in 3D e sono così nati dei mandala, 53 diversi mandala a suggellare l’unicità di ogni storia d’amore narrata.
Il video documentario [che vedete alla fine dell’articolo], ritrae l’intero processo e le reazioni dei visitatori.

Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project”
Guto Requena, “Love Project - Experiment 2”
Guto Requena, “Love Project – Experiment 2”
Guto Requena, “Love Project - Experiment 2”
Guto Requena, “Love Project – Experiment 2”
Guto Requena, “Love Project - Experiment 2”
Guto Requena, “Love Project – Experiment 2”
Guto Requena, “Love Project - Experiment 2”
Guto Requena, “Love Project – Experiment 2”

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