Bianco, giusto quel che serve come base e per realizzare qualche camicia, un po’ di nero, che giustamente non deve mai mancare neanche in una collezione per la primavera-estate, e poi tanto colore. Bellissimi il celeste e il rosso. Belle le stampe geometriche.
Sarà per questo sapiente uso dei colori, delle stampe, delle sovrapposizioni tra materiali, per questa ormai costante femminilità sussurrata e mai ostentata, per questo ricorso a capi che paiono rubati al guardaroba del fidanzato che a me Arthur Arbesser piace sempre più.