Tra indigo, Giappone, fattorie, Samarcanda e la via della seta

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A chi dice che «l’abito non fa il monaco» io rispondo che non sono assolutamente d’accordo! Il modo di vestire dice molto di noi e ancora di più raccontano i dettagli. Calze e calzini in testa. Vero chi scrive è una nota maniaca dei calzini, ma cominciate anche voi ad osservare i calzini delle persone che vi circondano e ve lo assicuro capirete molte cose!

Ciò premesso, nelle immagini vedete la collezione FW 2014/15 del brand francese Bonne Maison, un brand nato due anni fa e che da queste parti non ha fatto fatica a trovare ammiratori.
In questa collezione si compie un viaggio attorno al mondo, attraverso un’ode agli abiti ed ai tessuti tradizionali, e che si declina in tre filoni principali.

Belles Figures
In cui si celebra il blu indigo e i colori primari dei pantaloni e dei tessuti giapponesi (i Boro) rattoppati con piccoli pezzi di tessuto sovrapposti, cuciti con piccoli punti (Sashiko). Nuvole, stelle, pois e rigore geometrico, stemperato dall’arancione acceso che colora a contrasto.

Lafayette
I ricami e patchwork utilizzati dai coloni europei per raccontare il loro quotidiano: gli innamoramenti, il lavoro nelle fattorie a stretto contatto con gli animali, gli alberi, gli uccelli, la bellezza della natura in autunno con le sue sfumature di grigio, ocra e colori caldi.

Samarcande
Le tecniche melange, ikat, i fiori, i tappeti Kilim e gli arazzi inglesi, le straordinarie sfumature di colori raccontano Samarcanda, la città sulla via della seta, crocevia tra Oriente e Occidente, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

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