Vessyl, il bicchiere intelligente che riconosce quello che bevi

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Una delle scene più allucinanti a cui io e Simone abbiamo assistito nel corso della nostra ormai ultra decennale amicizia, comprese alcune pittoresche performance in ambito moda (e ci metto dentro diversi Pitti, settimana della moda, Salone del Mobile, Alta Roma e via dicendo) si è svolta a Bologna in una nebbiosa serata dello scorso novembre. Eravamo usciti con amici e dopo un numero non meglio precisato di aperitivi, noi due abbiamo deciso che era il caso di mangiare qualcosa, abbiamo optato per una nota pizzeria di Bologna. Era sabato sera, credo, la sala era piena di coppiette e io ero ombrosa e dall’ umore instabile, certo tutto l’alcol assunto non aveva certo aiutato.

Ad un certo punto, il cameriere consegna un piatto di gnocchi alla bella brunetta della giovane coppia seduta alla mia sinistra. Lei invece di mangiare, estrae qualcosa dalla borsa, è ingombrante, tanto che io e Simone pensiamo all’unisono “cavolo una più dipendente di noi due, che fa, controlla i social? Le email?”. Ci mettiamo un po’ a capire che no, non è un iPad, ma una bilancia. Lei pesa piatto e gnocchi, poi mangia in fretta mandando giù veloce veloce manco fosse sciroppo per la tosse e ri-pesa il piatto vuoto. La tara. Poi prende un quadernino e segna qualcosa. Il peso? Le calorie?

Ci abbiamo ricamato su un bel po’ e io ho raccontato la scena in giro, finché — siccome Bologna è piccola — mi sono perfino imbattuta in un suo amico, ed ho smesso.

Ora appena ho scovato Vessyl, il super bicchiere che vedete in foto, ho avuto due reazioni: la prima mi è ritornata in mente la bella brunetta, che al primo appuntamento, ha sfoderato la bilancia e mi sono chiesta se di appuntamento ce ne è stato un altro; la seconda è che devo ammettere che un bicchiere del genere tutto sommato, lo vorrei anche io.

Vessyl, collegato ad una applicazione, ha la capacità di decifrare l’esatta quantità di qualsiasi liquido versato all’interno, di capire di che liquido si tratta (es. caffè, thè, succo di mela, centrifugato, cappuccino ecc.) per riuscire così a monitorare l’assunzione di calorie, proteine, grassi e caffeina, in modo da calcolarne gli importi assunti e i livelli di idratazione.

Dimenticavo di dirvi, anche io da 3 o 4 anni ho un diario alimentare, scrivo ciò che mangio ogni volta che mangio e, quando sono a casa, conto grammi, calorie, proteine, grassi, carboidrati ecc. Solo non lo faccio al primo appuntamento e manco al secondo, terzo, quarto…

Insomma alcune manie devono restare segrete, no?

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