Anche in assenza di dati statistici, sono certa di poter affermare che la birra è una delle più antiche bevande alcoliche al mondo e certamente tra le più bevute.
Si fa presto a dire: «dammi una birra!».
Già ma che birra?
Birra chiara, scura, rossa. Ale, lager o birre a fermentazione spontanea. Di luppolo, orzo, ma anche a quanto pare di avena, frumento, mais e riso, e perfino di manioca, sorgo e patata. E potrei andare avanti per pagine e pagine se solo ne avessi il tempo, anche in assenza di competenza specifica il materiale online certo non manca. E che dire poi della schiuma? Già merita un capitolo a sé.
Non credo di aver mai provato a spinare una birra e ad essere sincera ne ho versata poco anche nei bicchieri, non mi piace molto e devo dire che le poche volte che la ordino lo faccio per emulazione, vuol dire che chi è con me l’ha chiesta prima di me (e io mi sono accodata), che il liquido deve piacergli molto, quindi è bene che se lo versi da solo perché io non vorrei mai far casino con la quantità di schiuma — troppa/troppo poca — e finire per rovinare l’uscita discutendo di schiuma.
Mi ha incuriosita l’aggeggio che vedete in foto, un Beer Foamer creato da degli architetti di Copenaghen, Norm Architects; ha un bel design ma mi chiedo, anzi chiedo a voi bevitori di birra: serve?