«L’esperienza Bauhaus di Sonia Delaunay incontra l’universo dell’artista ieratica Frida Khalo. I grafismi puri degli anni 50/60 da Paul Rand a Max Huber echeggiano le composizioni sofisticate di Neville Brody su The Face.
La poesia delle tele di Balthus si mescola agli Haiku brevi e imperiosi di Bashô e ai calligrammi di Apollinaire.
La voce sacra di Nina Simone, le poesie cantate di Patti Smith e l’universo elettrico di The Knife hanno ispirato, accompagnato, raccontato e disegnato con Pierre Louis Mascia la collezione per la Primavera Estate 2014».
Ho voluto ricopiare il virgolettato del comunicato stampa, così come lo ho ricevuto e letto, perché certo non avrei in alcun modo saputo riassumere e spiegare a parole mie tutte le influenze che la coloratissima collezione SS2014 di Pierre-Louis Mascia porta in sé…