Non è per te, è per me

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Non è per te, è per me.
Pensavo di aver dimenticato l’/la ex. Mi sbagliavo.
Tu sei perfetto/a, ma io non ho voglia di impegnarmi.
Non sei tu che non vai, è solo che sei capitata/o in un brutto periodo.
Non sono uno scoglio (alludendo in modo molto poco elegante al fatto che lei sia una cozza).

Amiche, ma soprattutto amici, non ditemi che non avete mai scaricato qualcuno utilizzando una delle scuse sopra proposte.

02Già, perché la suddetta TOP 5, composta da mini capolavori di banalità in grado di infrangere cuori, gettare nello sconforto, far perdere sonno, sorriso e chili, è il sistema easy pil a mo’ di Insalatissime Rio Mare per porre fine ad una storia più praticato nell’era post Amici. Perché fino a una manciata di anni fa, prima di lasciare qualcuno si poteva anche zappingare sulla De Filippi per trovare conforto e saggezza in un gruppetto di coetanei tutti ciccia-maglioni di flanella e brufoli; ma ora gli amici in questione ballano e cantano, e per i tormenti di anima e cuore non c’è più posto nel palinsesto Mediaset.

Ma sappiate bene, cari maschietti, che una fanciulla può accettare di essere lasciata, ci mancherebbe, il mondo è pieno di pheegha, passatemi l’inglesismo. Ma quello che non tolleriamo è l’insulto alla nostra intelligenza. Frase fatta ma vera, da prendere così com’è, esattamente come le verità di fede dell’arcangelo Gabriele e company.
Voglio dire, metteteci del vostro, no?

E come vi siete sbattuti tanto per conquistarci, concludete se non in bellezza, quanto meno con dignità, lasciando perdere giri di parole economici in grado di far sentire scema pure un’astrofisica nucleare.
Soffrire, soffriamo comunque: tanto vale farlo in seguito ad una scusa che in fondo covi un po’ di coerenza.

03Non sapete che pesci pigliare?
Lasciate perdere Yahoo Answers popolato solo da burini, o i vari gruppi quali Il fidanzato di merda o La scusa di merda, divertenti campionari di casi umani socialmente pericolosi, ma fonte di esempi poco applicabili nella pratica.

Mano in tasca, anche stavolta lo smartphone ci viene in aiuto grazie all’app Should I break up with my boyfriend, che vi permetterà di confezionare la frase perfetta da dire nel momento più appropriato, una volta constatato che la relazione è arrivata al capolinea. Per 0.89 cent non dovrete far altro che definire il vostro mood e calcolare l’andazzo dei vostri alti e bassi nelle due settimane seguenti al momento del login, e l’applicazione valuterà se si tratta di indecisione passeggera o se in effetti this is the end, my only friend.
Una volta ricevuto il verdetto, il vostro iPhone vi fornirà la scusa del benservito, per arginare danni e conseguenze nei limiti del possibile.

E se ci ripensate?
Non temete, l’app Rejoin your ex vi aiuterà a tornare sui vostri passi e riconquistare la fiducia dell’ex per 6€, che per un’app è tantissimo, ma un’inezia rispetto a, che so, un filtro d’amore di Wanna Marchi.
Ad ogni modo, app o non app, periodo di prova (altra frase che adoriamo) o verdetto definitivo, tenete a mente: Ti lascio, ma restiamo amici è come dire è morto il cane, ma possiamo tenerlo (cit.)

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