Rumorama—ne abbiamo già parlato qui—è una compilation di 13 canzoni di band italiane del panorama rock/alternative, illustrate da giovani artisti della nostra penisola.
Rumorama è nuovo modo di vedere la musica.
Rumorama è un progetto autoprodotto ed autofinanziato e si presenta al pubblico in forma di libro ed esposizione itinerante.
Volendo proporre una rubrica tutta nostra che fosse in linea con il concept che stiamo portando avanti, abbiamo pensato ad una soluzione stuzzicante: che cosa accadrebbe se i nostri amici illustratori fossero intervistati in qualità di musicisti e non di artisti visivi?
Oggi intervistiamo Mattia Lullini che per La compilation a colori ha illustrato il brano dei Drink to me “Future days”, dall’album S.
Prima di tutto vogliamo sapere: qual è il tuo genere musicale?
Psichedelia ambient.
Hai appena registrato il tuo primo disco. Come s’intitola? Ti va di parlarcene?
Si chiama La Montagna Colorata, è un concept album, un viaggio di lunghe tracce strumentali con una forte idea narrativa. Sono cascate di note e aperture maestose, un disco da ascoltare a occhi chiusi.
Hai l’opportunità di farti disegnare da un illustratore la copertina del tuo album. A chi vorresti rivolgerti?
A Pinky Vision chiedendogli un lavoro nello stile delle sue cose astratte. Semplicissimo e allo stesso tempo coloratissimo e super psichedelico.
A quale etichetta discografica manderesti per prima il tuo lavoro?
Lo manderei alla scrivania accanto alla mia dove sta la mia socia in Thaumatropical e se le andasse bene lo farei uscire io stesso assieme a lei.
Nella tua band puoi utilizzare al massimo 5 strumenti musicali. Quali non possono assolutamente mancare?
Organi, synths e lapsteel guitars.
Quali sono le tre band che ti hanno influenzato maggiormente?
Sun Araw, Xhol Caravan e Jack Rose.
Ok, adesso hai la possibilità di andare in tour in apertura di una band famosa in modo che tu possa farti conoscere. Scegline una italiana e una straniera.
Italiana sicuramente i Jooklo Duo, mentre straniera direi i newyorkesi Black Dice.
In quale città hai deciso di formarti artisticamente?
Long Beach, California.
Live show: dove preferiresti suonare? In uno stadio? Club con posti contenuti? Un bell’auditorium o un centro sociale?
In un salotto, ma se non si può allora andrebbe bene una via di mezzo tra un auditorium e un bel centro sociale.
Che cover stai preparando per il tuo live set?
Una versione strumentale di Moon in June dei Soft Machine.
Ok il tuo concerto è appena terminato. Come vuoi salutare il tuo pubblico?
Grazie!
