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PalzzinaG è un edificio del cinquecento, che si affaccia fiero su Canal Grande proprio di fianco a Palazzo Grassi, dal novembre 2009, come forse molti di voi sapranno, è anche il primo Hotel realizzato da Philippe Starck in Italia.

L’ideatore di PalazzinaG è Emanuele Garosci, torinese di nascita cittadino del mondo per vocazione, Emanuele aveva già dato vita all’innovativo Hotel Nhow di Milano nel 2003. Qualche anno più tardi, arrivato a Venezia per un breve soggiorno, se ne innamora e decide di dar vita ad un altro innovativo progetto di ospitalità. Compra PalazzinaG ed immagina Philippe Starck a ridisegnarne gli spazi, forte del comune amore per Venezia e per la sua millenaria cultura, riesce presto a convincere l’architetto star.

Accettata la sfida, Starck sembra incastonare in questo antico esempio dell’architettura lagunare dettagli che non ti aspetteresti.
Il risultato è un luogo unico, in costante equilibrio tra tradizione e sperimentazione, dimensione onirica e tecnologia, storia e avanguardia.
Un luogo in cui il matrimonio tra specchi, mogano, vetro, mattoni antichi della tradizione veneziana ed il design contemporaneo ed innovativo è sorprendentemente felice e ben riuscito, del resto mica è stato celebrato da uno qualunque. Signori l’officiante è stato Philippe Starck!
Nessuna insegna per i due accessi che introducono a PalazzinaG, uno sul maestoso Canal Grande e l’altro sulla più defilata Calle Grassi a due passi da Campo Santo Stefano, al loro posto delle teste di toro stilizzate realizzate dell’artista Aristide Najean, accolgono gli ospiti.
Nessun reception desk, ma due enormi specchiere sulle quali campeggiano enormi opere in vetro di Aristide Najean.

Così già un po’ stranito (niente insegne, niente reception desk) ti ritrovi proiettato in una dimensione unica fatta di una lunga serie di motivi multicolore, enormi tappeti dalle tinte vivide che sembrano voler proteggere ed ovattare perfino i tuoi passi mentre attraversi le sale dell’Hotel. E poi un susseguirsi di materiali e colori mutuati dalla tradizione veneziana più raffinata e re-interpretati da Starck: stucchi, vetro, marmo, legno, mogano, terrazzo veneziano e sfumature pastello che virano, a sorpresa, nel rosso vivo e nel verde mandorla acido.

Non vi basta? Un po’ di numeri allora!
2.800 metri quadri, su due corpi architettonici unificati, datati l’uno 1500 e l’altro 1800. 3 piani suddivisi in 16 camere e 6 suite apartment, il PG’s Club Restaurant (si tratta di una “cicchetteria” di lusso e di un bar, completamente avvolti nel mogano veneziano ed abbracciati da lunghi e scenografici tavoli gioiello) e una Krug Lounge (la seconda al mondo).

289 specchiere retroilluminate, realizzate una ad una, su misura e distribuite su tutta la superficie dell’Hotel e coperte da un brevetto di engineering, nato da una collaborazione tra il Politecnico di Torino e Delta Impianti.
Circa 4.000 mattoni veneziani d’epoca, recuperati da un antico cascinale demolito, tagliati e selezionati ad uno ad uno e riportati a nuova vita per ricoprire alcuni muri interni al pian terreno di PalazzinaG. 9 opere uniche in vetro dell’artista Aristide Najean. 1.700 metri di led luminosi.

Tutto questo lo sapevo, ero stata a PalazzinaG altre 2 volte, avevo letto avidamente la cartella stampa ed il materiale trovato spulciando in rete qua e là. Ciò che non sapevo e ho scoperto in questo mio ultimo soggiorno lo scoprirete domani!

Un messaggio

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