7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Arianna Zuppello.
Ciao Arianna, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Ho 24 anni e sono nata a Roma. Mi è sempre piaciuto disegnare e mi sono sempre interessata all’arte ed all’illustrazione, ma sono circa due anni che mi sono indirizzata più specificatamente verso il mondo dell’illustrazione. Al momento sto finendo il biennio specialistico in illustrazione all’ISIA di Urbino.
Matita o penna grafica?
Entrambe. In genere o disegno direttamente al computer, spesso con programmi di illustrazione vettoriale, oppure creo l’immagine sul foglio per poi scansionarla e lavorarla al computer.
Cosa fai quando non disegni?
La maggior parte del tempo immagino la mia vita futura ed organizzo improbabili piani di vita!
Passo del tempo al computer navigando tra siti internet, vado a vedere mostre, leggo, vado al cinema, mi piaccio tantissimo i mercatini nei quali posso frugare tra montagne di roba accatastata, ma soprattutto mi piace osservare quello che accade intorno a me.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Di tutto e di più! Sulla mia scrivania regna costantemente il caos più assoluto.
Un disegno pesa quanto…
L’occhio di chi lo guarda.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Mi piacerebbe illustrare la copertina di Metafisica dei tubi di Amelie Nothomb.
Per il film, direi Amami se hai il coraggio (orribile adattamento italiano del titolo originale Jeux d’enfants) , film francese di Yann Samuell.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Due amici e validissimi illustratori Giovanni Frasconi e Chiara Blumer.