7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Ale Giorgini.
Ciao Ale, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Ciao Ethel, vivo a Vicenza, dove sono nato 37 anni fa. Disegno da quando ho ricordi, ma la parola “illustratore” è apparsa sulla mia carta di identità da circa 6 anni.
Matita o penna grafica?
Nei miei lavori le uso entrambe, nell’ordine in cui le hai nominate.
Cosa fai quando non disegni?
Penso a cosa disegnare.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Sopra la scrivania, in questo momento, mentre ti rispondo, c’è un po’ di tutto.
Cose utili al lavoro: una moleskine aperta su un disegno che sto realizzando, il telefono, due computer, una manciata di pennarelli, un paio di matite, della carta.
Cose utili all’umore: un toy di SpongeBob, il numero 3000 di Topolino, l’action figure di Darth Vader, un libro sui lavori di Boris Grinsson, una tazza di Murakami, un fermacarte di Yogi. Sotto la scrivania, invece, la mia cagnolina Betty, che “lavora” con me tutto il giorno.
Un disegno pesa quanto…
Il foglio bianco è un macigno.
Al primo segno di matita, inizia a perdere peso. E a diventare, segno dopo segno, la cosa più leggera che conosco.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
La copertina de Il Barone Rampante di Italo Calvino.
Il poster di Hollywood Party.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Mi piacciono davvero tanto Riccardo Guasco, Jacopo Rosati e Lorenzo De Felici.