
7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Alberto Dal Lago (qui il suo portfolio e qui la sua pagina Facebook).
Ciao Alberto, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Ciao!
Ho 36 anni. Vivo a Vicenza e come illustratore lavoro professionalmente da sette anni.
Matita o penna grafica?
All’inizio, matita. Poi la svolta e il passaggio alla penna e alla tavoletta grafica.
Tendo comunque ad avere un approccio tradizionale quando creo le illustrazioni, al fine di ottenere un effetto pittorico (dipende anche da ciò che il cliente commissiona).

Cosa fai quando non disegni?
Disegno! Scherzi a parte… Leggo, annoto idee, ascolto e suono musica.
Mi piace passeggiare.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Il caos. Di tutto. Ciclicamente sento il bisogno di un “repulisti”; è fondamentale anche per un ordine mentale.
Un disegno pesa quanto…
I miei disegni hanno un peso virtuale. Dai megabyte ai gigabyte!
A volte rimpiango i canvas e le tele… ma il digitale rimane uno strumento versatile, comodo e veloce.

Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Il mio “imprinting”, da bambino, l’ho avuto con il genere horror.
Senza indugio rispondo Dracula di Bram Stoker.
Film? Rimango sempre sull’horror: L’Esorcista di W.Friedkin
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
In quest’ordine: Ale Giorgini, Paolo Barbieri,
Dany Orizio e Luca Zontini.



