7am | Rust & Gold – Carina Wachsmann & Martina Biccheri

7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Rust & Gold – Carina Wachsmann & Martina Biccheri (qui la loro pagina Facebook).

Ciao Martina e Carina, quanti anni avete e di dove siete? Da quanto scattate foto?
M: Ho 25 anni e sono di Roma. Ho iniziato a scattare a 18 anni, niente storie commoventi di macchine regalate dai nonni e foto scattate a 6 anni, a quell’età mi interessavo di arti marziali e albero azzurro.
C: Sono tedesca di Ulm, cittadina al sud della Germania (città nativa di Einstein), ho vissuto però per 7 anni nel cuore di Roma a Trastevere, a dir la verità mi sento un po’ italiana. Quanti anni ho? Non ve lo dirò mai. Quando ho iniziato a scattare foto? Tardi, avevo 19 anni e ho fatto uno stage in uno studio fotografico. Tra camera oscura, studio e il maltempo teutonico non vedevo quasi mai la luce del sole. Ma in realtà mi sono avvicinata prima ancora al video, Super 8 e DVcam dei miei, quando ero piccolina.

La vostra attrezzatura?
Canon, Nikon, Fuji, Sony, Polaroid, Holga, Pentax. Dall’analogico al digitale abbiamo qualcosa per ogni occasione. Ma in realtà non serve tutta questa attrezzatura, l’importante è avere idee originali e non perdere mai la curiosità.

Cosa fate quando non fate foto?
Viaggi, mostre, cene e l’amore. Mentre Martina disegna Carina cucina, e mentre Carina lavora anche come grafica pubblicitaria, Martina mette in ordine e scrive tante email. Il tutto in alternanza tra aperitivi e serate, romane o berlinesi.

Descrivete la vostra stanza.
Mansarda, finestra sul tetto vista cielo + 40mq di ricordi di viaggi e tappeti pelosi.

La vostra macchina fotografica pesa quanto…
All’incirca come due bottiglie di vino rosso. O tre di birra tedesca.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
M: Whatever works di Woody Allen per la sceneggiatura. Il profeta di Gibran, per il capito sull’amore.
C: Se fosse un film forse Spiderman perché mi piacciono i supereroi e New York City. Se fosse un libro fammi pensare, forse Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, é molto poetico. Ma anche Krabat di Otfried Preußler, un romanzo letto da bambina che tengo ancora nella mia libreria. E’ una saga che parla di magie, di avventure e della forza di volontà, ma anche di amicizia e amore.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
M: Carina Wachsmann.
C: Martina Biccheri.

Un messaggio

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