7am | Giulia Laddago

7 foto e 7 domande, alle 7 di mattina, a fotografi che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Giulia Laddago (qui il suo blog).

Ciao Giulia, quanti anni hai e di dove sei? Da quanto scatti foto?
Ciao Ethel, ho 22 anni e sono nata a Bari, ma vivo a Milano da 3 anni. Scatto foto da circa 6 anni.

La tua attrezzatura?
Ho ereditato da mio padre una Pentax K1000 con il suo classico corredo di lenti 24mm, 50mm, 135mm. Per sfruttare queste lenti anche nel digitale ho poi acquistato una Pentax K200d. La Diana F+ è stata un acquisto per gioco, ma gestita bene è una macchina da non sottovalutare. Le ultime arrivate sono state una Lubitel 166 B (sempre ereditata) e la Polaroid SLR 680.

Cosa fai quando non fai foto?
Guardo tante foto, vado ai concerti e alle mostre, lavoro come assistente, frequento l’università, lavoro in un negozio… e mi piace organizzare cene terrone!

Descrivimi la tua stanza.
Il letto e la poltrona diventano spesso dei depositi temporanei; ho dedicato una parete alle foto con le persone a cui voglio bene, le altre alle mie stampe, alle foto che mi piacciono, e all’orario delle lezioni.

La tua macchina fotografica pesa quanto…
Dipende da me.

Se il tuo immaginario fosse un film? O un libro?
Eternal Sunshine of the Spotless Mind e The Science of Sleep di Michel Gondry sono tra i miei film preferiti.
Du côté de chez Swann di Marcel Proust è l’ultimo libro che ho letto, mi ha aperto gli occhi e penso che tutti dovrebbero leggere Proust.

Un fotografo/a che mi consigli di tener d’occhio?
Roberto Mendoza, un mio grande amico. Ha una forte sensibilità.

Un messaggio

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