7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Tommaso Carozzi.
Ciao Tommaso, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Ciao, mi chiamo Tommaso Carozzi, ho 35 anni e vivo in un paese a sud di Verona vicino ad un castello con orologio ma preferirei spesso trovarmi altrove.
Disegno da sempre. Lavoro professionalmente e in maniera discontinua da 12 anni per cinema, televisione, studi d’animazione e parchi tematici. Ho esposto per sbaglio a due Biennali di Venezia ma me ne sono pentito e giuro che non lo farò più.
Matita o penna grafica?
Spesso entrambe, ma preferisco di gran lunga l’odore della grafite temperata a dovere.
Cosa fai quando non disegni?
Suono la chitarra, leggo libri che lascio a metà e cerco di capire in quale altro luogo del mondo mi piacerebbe stare.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Ci sono disegni, colori, matite, fatture, una bottiglia vuota, un libro illustrato, dei vecchi biglietti del treno, qualche sogno nel cassetto.
Un disegno pesa quanto…
Il pensiero che lo ha generato.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Il prossimo libro di Neil Gaimann e il prossimo film di Tim Burton… il mio prossimo libro.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Nicolò Carozzi, è mio fratello ed è bravissimo.