7am | Cloditta Ottaviani

7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Cloditta Ottaviani.

Ciao Cloditta, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratrice?
Ciao a te. Sono di Roma, ho 25 anni ed in realtà nasco come tatuatrice. Sono passati quattro anni da quando ho iniziato questo mestiere ed è un anno circa che oltre al mio lavoro, grazie alla passione per l’arte, ho iniziato a realizzare opere mie.
L’influenza del mio lavoro si noterà nella mia arte, ma tengo a precisare che sono due strade parallele, vicine ed amiche, ma differenti.

Matita o penna grafica?
Matita, penna grafica, pirografo, pennarelli, acquerelli, ecoline, foglia oro, pizzo, pastelli, acrilico.
Chi più ne ha più ne metta, non mi stanco mai di sperimentare.

Cosa fai quando non disegni?
Tatuo, leggo e bevo birra. In realtà il lavoro prende la maggior parte del mio tempo e se non sono in studio a lavorare, sono con amici a farmi qualche birra e non di certo perché sono una pigra. Sono molti gli interessi che ho, ma ho imparato nei viaggi che ho fatto che le relazioni umane sono la cosa più importante per avere il sorriso e che per fare le cose fatte bene bisogna avere il tempo di godersele.
Così preferisco selezionare gli interessi da seguire, ed avere l’energia per apprezzarli ed apprezzare chi mi circonda. Nella società del “corri corri vorrei le giornate da 56 ore” io sono quella che ci impiega 15 min per prendere un caffè, che passeggia e va in bici con la musica nelle orecchie piuttosto che stressarsi in auto, che si ferma a leggere un libro seduta al bar. Ma soprattutto 24 ore sono più che sufficienti.

Cosa c’è sulla tua scrivania?
Oltre a tutto il materiale da disegno intendi???
Beh c’è una piccola collezione di opere di vari artisti ed infiniti oggetti vintage che colleziono ormai da anni: scatole, scatolette, polaroid, accendini, bottoni, spille, cartoline. Insomma un bel caos, il mio “caos ordinato” come lo chiamo io!

Un disegno pesa quanto…
Tanto quanto alleggerisce me. I miei disegni sono come un amico con il quale ti sfoghi, o forse ricordano di più il diario di quando eri adolescente. In entrambi i casi una volta finito di raccontare ti senti più leggero. Questo è ciò che capita a me quando finisco un quadro. E spero sempre che chi compra le mie opere possa sentirne il peso e l’energia.

Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Sono una divoratrice di libri e film. Questa domanda mi mette in crisi perché sono mille quelli che vorrei nominare, ma se devo scegliere i primi che sono venuti alla mia mente sono La casa degli spiriti di Isabelle Allende e per quanto riguarda i film non posso proprio scegliere tra Freak di Tod Browning e Big Fish di Tim Burton.
Chiedo venia a tutti gli altri che non nomino, ma sono nella mia testa!

Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
La conosco di persona ed oltre ad essere una bravissima illustratrice è un “donna-uragano”. La sua forza e la padronanza che ha delle tecniche pittoriche e scultoree mi ha impressionato da subito. Vive ad Arcidosso, un paesino della montagna toscana dove ora mi trovo a scrivere ed ho casa da molti anni. Lei si chiama Cinzia Bardelli.

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