Foto di Malìparmi

Malìparmi | SS2013

Malìparmi SS2013

“Casa” è una parola che può avere infiniti significati.
Quante case abiteremo nell’arco della nostra vita? Quanti luoghi diventeranno casa nostra? E quante volte torneremo indietro, in quella casa che magari abbiamo lasciato per cercarne altre, capendo che invece è proprio lì che vogliamo stare? Non solo luoghi fisici, perché a volte anche le persone possono rappresentare quel posto sicuro che tanti (tutti) vorrebbero avere.

La collezione SS2013 di Malìparmi è stata presentata proprio in una casa.
C’erano le luci che scaldavano l’ambiente, c’era un grande letto al centro di una grande camera sotto un lampadario di cristallo e tutt’intorno armadi bianchi aperti permettevano di guardare abiti e accessori in una gradazione che partiva dal freddo per arrivare al caldo, con al centro sempre e solo un colore: il rosso.

Abiti leggeri, svolazzanti, fatti in chiffon e organza; capi dalle fantasie optical ed etniche, borse crochet e piccole pochette, collane argentate, tintinnanti, coloratissime o in legno; questa collezione non poteva che chiamarsi, giustamente, “Light”, come il corto che è stato proiettato nel “cinema in casa”, un video che esprime perfettamente il concetto della collezione.

Tre abiti uguali (ma in colori diversi) portati da tre donne che vivono tre città: Roma, Parigi e Istanbul. Una passeggiata per Piazza Navona comprando dei fiori colorati, guardare dall’alto il Louvre e la Torre Eiffel, perdersi nei mercati di Istanbul. Un video che, come racconta Silvia Bisconti, direttore artistico di Malìparmi, “è nato in una notte, è stato girato in una settimana e verrà raccontato in un giorno”.
Non c’è stato spazio solo per la collezione SS2013 di Malìparmi, ma anche per il cibo. Infatti gli chef del “Luogo di Aimo e Nadia” hanno preparato alcuni assaggi su un grande tavolo dove i presenti hanno degustato, ascoltato le ricette e osservato la preparazione dei piatti. Ultimo, ma non ultimo, il piccolo spazio dedicato al “Tessuto della memoria”, nel quale sono stati presentati capi creati con tessuti e stampe delle collezioni precedenti andando a creare dei patchwork sempre diversi e il cui packaging è stato realizzato senza plastiche, ma utilizzando solo carta e cartone riciclati. Il tutto per sottolineare l’importanza di una moda ecosostenibile, che attraverso l’utilizzo intelligente dei materiali riesce a creare delle capsule collection composte da pochi modelli, unici e originali.

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