7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Stefano Rini.
Ciao Stefano, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Sono di Cremona, ho 38 anni e sono maestro elementare e prima ancora ho fatto il grafico, da sempre però uso l’illustrazione, anche tutti i giorni a scuola, l’educazione all’immagine è sempre molto poca nelle scuole e i bambini sono famelici e io mi diverto tantissimo. Le illustrazioni e le storie fanno delle magie in classe tutti i giorni. Sto frequentando il master Ars in Fabula a Macerata.
Matita o penna grafica?
Matita, ma non per dogma, col computer ci sono troppi intermediari da controllare.
Cosa fai quando non disegni?
Il tempo è il mio problema principale, se non disegno insegno a scuola, o cucino, di notte guardo dei film e rompo gli occhiali.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Il caos, più altre cose meno utili.
Un disegno pesa quanto…
I disegni più belli possono pesare una tonnellata ma anche come una piuma, magari riuscirci!
Solo pochissimi illustratori sono capaci di conciliare peso e leggerezza.
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Tra i libri forse “La vita, istruzioni per l’uso” di Perec, genio assoluto.
Difficile, tra i film. Forse un film di Ozu se devo scegliere tra i miei film preferiti, “ohayo” (buon giorno) è un film bellissimo, se non “Viaggio a Tokyo”. I film di Ozu sono dei mondi, capolavori estetici, storie divertenti e illuminanti.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Sicuramente i miei compagni del master Ars in Fabula: Anais Tonelli, Daniele Diella, Marco Somà, Amalia Satizàbal, poi, Anna Nina Masini che ho conosciuto in altre circostanze. Sono tutti illustratori molto capaci e la loro profondità come persone traspare nel loro lavoro.
Ho inoltre una passione smodata per le sperimentazioni tipografiche e artistiche di Icinori; non sono ancora riuscito ad agguantare qualche loro libro, ma ce la farò.