7 opere e 7 domande, alle 7 di mattina, ad illustratori che si svegliano presto o non sono ancora andati a dormire.
Oggi è la volta di Michele Rocchetti (qui il suo blog).
Ciao Michele, di dove sei, quanti anni hai e da quanto fai l’illustratore?
Vivo a Grottazzolina un piccolo paese marchigiano in provincia di Fermo, ho 25 anni e da quando ho memoria ho sempre disegnato, tuttavia direi che sto iniziando a fare l’illustratore con coscienza da un anno a questa parte.
Matita o penna grafica?
Matita, penna, illustrator e photoshop. Ho avuto solo esperienze sporadiche con la tavoletta grafica, solitamente uso i vettori di Illustrator. Sto sperimentando anche altro, tipo pittura ad olio e monotipia.
Cosa fai quando non disegni?
Guardo film, soprattutto vecchi film, ascolto musica, strimpello la chitarra e da poco l’ukulele e mi diletto con grafica e siti web.
Cosa c’è sulla tua scrivania?
Un computer, un hard disk, una penna, una matita, il posacenere, tanti fogli e foglietti sparsi con scritte e schizzi, una tazza di caffè, un porcellino d’india di pelouche e un ukulele di tela.
Un disegno pesa quanto…
Anche 1000 megabyte!
Un libro di cui vorresti illustrare la copertina e un film di cui vorresti fare il poster.
Mi piacerebbe illustrare la copertina di “Gargantua e Pantagruel”, mentre tra i film probabilmente la scelta cadrebbe su “Amarcord” di Federico Fellini o “Ombra e Nebbia” di Woody Allen.
Un illustratore o un’illustratrice che mi consiglieresti?
Tra gli esordienti (o quasi) consiglierei la talentuosa Claudia Palmarucci, per la delicatezza e al tempo stesso drammaticità delle sue tavole, mai scontate e sempre ricche di pathos. Tra gli ormai “mostri sacri” invece, Maurizio Quarello, per i suoi soggetti grotteschi, l’abilità interpretativa e la sicurezza delle inquadrature, sfogliando i suoi libri si ha la sensazione di stare al cinema, provare per credere.